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Tangenti per bandi fatti su misura a Venosa: “odioso sistema mafioso”

14 novembre 2019 | 12:32
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Tangenti per bandi fatti su misura a Venosa: “odioso sistema mafioso”

Tra gli indagati l’ex assessore regionale Castelgrande e l’ex parlamentare Pagliuca

Diciassette misure cautelari, di cui sette agli arresti domiciliari, e 50 indagati in totale. Un’inchiesta, quella della Procura di Potenza, che ha stravolto la tranquillità di Venosa, cittadina in provincia di Potenza che ieri mattina è stata svegliata all’alba dal blitz dei carabinieri che hanno notificato le ordinanze di custodia cautelare a 17 dei 50 indagati.

La procura ipotizza un consolidato sistema di corruzione, che coinvolge politici, tecnici e imprenditori nell’indagine che ha visto finire agli arresti domiciliari anche l’ex sindaco Gammone e due ex assessori comunali. Il procuratore capo, Francesco Curcio, ha spiegato come, nel corso delle investigazioni sia emerso un “odioso sistema mafioso che obbligava i cittadini a certi passaggi anche quando le loro richieste erano legittime”.

Tra gli indagati ci sono anche Carmine Castelgrande, ex assessore regionale Pd, Nicola Pagliuca ex deputato di Forza Italia ed ex consigliere regionale e il sindaco di Lavello, Sabino Altobello.

Castelgrande e Pagliuca sono stati destinatari di un decreto di perquisizione. Per loro la Procura aveva chiesto la misura cautelare, richiesta respinta dal Gip Rosa Maria Verrastro e su cui lo stesso Procuratore Curcio ha annunciato ricorso.

Per la Procura, infatti, l’ex assessore regionale Castelgrande sarebbe stato il promotore dell’associazione per delinquere ipotizzata all’esito delle indagini. Mentre, sempre secondo i magistrati, Pagliuca sarebbe stato “amministratore di fatto” della Regit, la società di Valerio Antenori (ai domiciliari) che si sarebbe aggiudicata la concessione gratuita di un bosco demaniale- in cui avrebbe dovuto installare un museo di animali imbalsamati- con una delibera “fatta su misura”.

Sia Castelgrande che Pagliuca, respingendo le accuse a loro carico, hanno fatto sapere di essere sereni e di avere fiducia nella magistratura dichiarandosi disponibili a chiarire la loro posizione.