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Conte alla Fca di Melfi ribadisce l’importanza di una svolta ecologista

25 novembre 2019 | 16:01
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Conte alla Fca di Melfi ribadisce l’importanza di una svolta ecologista

In mattinata il premier ha incontrato i dipendenti e partecipato all’assemblea dell’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica

Il Presidente Giuseppe Conte ha visitato oggi lo stabilimento della Fca di San Nicola di Melfi, Potenza e a seguire è intervenuto all’Assemblea pubblica Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica).

Il premier ha visitato i reparti della fabbrica e si è intrattenuto con i dipendenti. 

Il Governo, in particolare il Ministero dell’Economia, ha ribadito Conte- sta interloquendo e lavorando con tutti i soggetti coinvolti per pervenire a una soluzione quanto più possibile condivisa, che riveda in maniera sostanziale e rimoduli la misura” sui ‘fringe benefit’ legati alle auto aziendali ad uso promiscuo. Il premier ha poi rimarcato l’importanza delle svolta ecologista dei sistemi produttivi italiani ricordando che il Governo ha previsto, nella Legge di bilancio 2020, un credito di imposta “green” pari al 10% per le imprese che realizzano investimenti in grado di ridurre le emissioni generate dai processi produttivi, per renderli più efficienti minimizzando la produzione di rifiuti”. “Un ulteriore fondo da oltre 4 miliardi” in 4 anni – ha aggiunto Conte – sosterrà “gli investimenti per ridurre le emissioni di gas clima-alteranti”.

Ad accogliere il presidente del Consiglio, anche il presidente della Regione Vito Bardi che nel suo intervento all’assemblea annuale dell’Associazione nazionale filiera industria automobilistica (Anfia) nel ringraziare il presidente Conte per la sua presenza ha ribadito l’importanza di crere collegamenti ottimali con il resto del Paese e di aver posto la questione delle infrastrutture come vicenda prioritaria per lo sviluppo. Il governatore lucano ha poi sottolineato come lo stabilimento lucano della Fca sia “Emblema di un Sud che accetta la sfida dell’innovazione e del lavoro, ma che vuole garanzie su un moderno federalismo che veda tutti gli attori contribuire con pari diritti, pari doveri e pari risorse alla crescita culturale ed economica della nostra Nazione”.