Disastro ambientale in Val d’Agri, Cassazione annulla arresto dirigenti Eni
Indagati dalla Procura di Potenza nell’inchiesta sullo svermaneto di petrolio al Centro Olio
La Corte di Cassazione ha annullato, senza rinvio, la decisione con cui il Tribunale del Riesame di Potenza aveva disposto gli arresti domiciliari per il responsabile del Distretto meridionale dell’Eni (dal 2011 a 2014) Ruggero Gheller, e per l’operation manager del Distretto (dal 2011 al 2013) Andrea Palma, coinvolti in un’inchiesta della Procura del capoluogo lucano sugli sversamenti di petrolio nel Centro Olio Val d’Agri.
L’arresto dei due dirigenti del Cane a sei zampe, rigettato in un primo momento dal gip, era stato disposto nel maggio scorso dal Tribunale del Riesame di Potenza che aveva accolto il ricorso della pm Laura Triassi titolare dell’indagine per disastro ambientale che nell’aprile dello stesso anno aveva portato all’arresto di un altro dirigente Eni, Enrico Trovato e alla misura della interdizione dai pubblici uffici per cinque membri del Comitato tecnico regionale.
Tredici persone fisiche ed una persona giuridica, l’Eni, indagate per i reati di disastro, disastro ambientale, abuso d’ufficio, falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale al termine delle indagini che avevano preso il via nel gennaio 2017, in coincidenza con il rilevamento di un copioso sversamento di idrocarburi nel depuratore dell’area industriale di Viggiano, ubicato nei pressi del Centro Oli di Viggiano.