Ambiente e petrolio, studenti lucani: “Il tempo è scaduto, necessarie trasparenza e azione per difendere il futuro della Basilicata”

8 novembre 2019 | 10:29
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Ambiente e petrolio, studenti lucani: “Il tempo è scaduto, necessarie trasparenza e azione per difendere il futuro della Basilicata”

Con una lettera ai rappresentanti lucani alla Camera e al Sentato e agli esponenti del Governo chiedono un impegno diretto sul futuro della Strategia economica ed energetica nazionale

Dopo le polemiche dei giorni scorsi e il balletto di accuse tra maggioranza e opposizione in Consiglio regionale, sulla questione petrolio e in particolare sugli accordi con Eni e Total, la Rete degli Studenti Medi della Basilicata- Sindacato Studentesco prende la parola e lo fa chiamando in causa politica e istituzioni. 

In occasione della terza Mobilitazione Globale per il Clima dello scorso mese di settembre 2019- ricordano- la Rete degli Studenti Medi della Basilicata-Sindacato Studentesco ha chiesto un incontro col governatore della Basilicata Vito Bardi e con l’assessore all’Ambiente Gianni Rosa per discutere della questione ambientale sul territorio lucano.

Nel tavolo aperto con l’assessore-spiegano gli studenti- è stata presentata la piattaforma della manifestazione dove si chiedeva esplicitamente lo stop a nuove estrazioni e a nuovi permessi di ricerca sul territorio regionale, l’avvio in tempi brevi di un “Exit Strategy” dal petrolio, la realizzazione di un piano di bonifica straordinario del territorio interessato dagli sversamenti di idrocarburi e la dichiarazione di emergenza climatica ed ambientale da parte della Regione Basilicata.

Le risposte dell’assessore sono state chiare: le negoziazioni per il rinnovo delle concessioni sono in corso e con loro le trattative per ottenere fondi dalle multinazionali del petrolio per la nascita di un’industria no-oil, invece per quanto riguarda la dichiarazione d’emergenza climatica, c’è solo bisogno di verificare l’attuazione legale della stessa.

A più di un mese di distanza -aggiungono- le risposte date dal tempo sono ben diverse: le concessioni – giunte alla scadenza naturale – hanno ricevuto la proroga automatica prevista dal DL n°179/2012, ad oggi non abbiamo alcun accordo trasparente sulle compensazioni ambientali e nessuna discussione è infine partita sull’emergenza climatica ed ambientale, quando il tempo tecnico per verificare l’attuazione legale della dichiarazione sembra abbondantemente passato.

“Ritenendo necessario il confronto diretto tra le parti come conseguenza delle mobilitazioni di piazza e dell’apertura della nostra vertenza territoriale, di fronte al buio che si prospetta per il territorio dopo le vicende dello scorso ottobre”, la Rete degli Studenti Medi della Basilicata ha scritto ai rappresentanti lucani alla Camera dei Deputati, al Sentato della Repubblica e agli esponenti del Governo chiedendo “un impegno diretto della politica e delle Istituzioni per portare a livello nazionale una causa che non coinvolge solo gli studenti e i cittadini Lucani, ma il futuro intero della Strategia economica ed energetica nazionale”.

Si chiede inoltre un nuovo incontro al governatore della Regione e all’assessore all’Ambiente per chiarire qual è la posizione della Regione, in merito alle richieste accolte il 27 settembre e poi smentite da dichiarazioni e fatti nei giorni a seguire, confidando nella disponibilità ad affrontare diversamente le istanze della cittadinanza regionale condivise dall’intero movimento globale dei Fridays For Future e dalle parti sociali che hanno condiviso la piattaforma e le piazze del Sindacato Studentesco.

Rete degli Studenti Medi della Basilicata –Sindacato Studentesco