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Rinnovo concessioni petrolifere, un presidio sotto la Regione contro “squallide trattative segrete”

15 ottobre 2019 | 16:33
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Rinnovo concessioni petrolifere, un presidio sotto la Regione contro “squallide trattative segrete”

Promosso da numerose associazioni ambientaliste e non e sindacati

Ormai è chiaro anche ai sassi che Giunta e Consiglio Regionale di Basilicata hanno scelto di sottrarsi al dialogo con associazioni e cittadini lucani, preferendo decidere sopra le loro teste del loro presente e del loro futuro sulla partita cruciale delle concessioni petrolifere e sul loro rinnovo.

Alla necessaria consultazione pubblica e al dibattito democratico si sostituiscono squallide trattative segrete condotte al riparo di ogni possibile indiscrezione su fantomatici “tavoli separati”, dove autoreferenziali rappresentanti istituzionali eletti si trasformano in giocatori di poker per spillare alle multinazionali spiccioli e promesse infrastrutturali e scampoli di lavori a termine.

Né giova che la quasi totalità di partiti ed organizzazioni sindacali regionali siano organici e genuflessi al pensiero unico della prospettiva neocoloniale ed estrattivista che subordina a volumi e flussi delle royalties i bilanci finanziari e lo squilibrato dibattito sulla cosiddetta “autonomia differenziata”.

Intanto fra pochi giorni, il 26 ottobre, lor signori puntano spudoratamente al rinnovo della concessione Val d’Agri, giunta alla sua scadenza “naturale”, facendo ipocrita affidamento sul meccanismo delle proroghe automatiche.

Anche l’avvio delle attività estrattive a Tempa Rossa è ormai alle porte, senza che importanti problemi e prescrizioni ambientali siano stati affrontati e risolti.

Per rompere il muro della vergogna e del silenzio, per restituire alla lotta per uscire dal fossile dignità e protagonismo, per evitare che ben 17 istanze di richiesta di permessi possano raggiungere la soglia delle autorizzazioni a prospezione, ricerca, coltivazione,  invitiamo le associazioni, i partiti, i singoli, che non vogliono assistere inerti alla trasformazione del territorio in cui viviamo e la propria salute in un bancomat per petrolieri di ogni risma, a partecipare al presidio all’ingresso del Palazzo della Giunta Regionale, in via Verrastro a Potenza, a partire dalle ore 9 di lunedì 21 ottobre.

Promuovono l’iniziativa e restano in attesa di altre adesioni:

Coordinamento No Triv Basilicata, Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Basilicata, Laboratorio per Viggiano, Osservatorio Popolare Val d’Agri, Mediterraneo No Triv, UDS Rionero – Melfi, La Basilicata Possibile, EHPA Basilicata, Liberiamo la Basilicata, Potere al Popolo, Cobas Scuola Basilicata, USB Basilicata, Rivista Valori, ISDE Potenza, Pax Christi punto pace di Potenza, Associazione Equomondo,  Aria pulita Basilicata, Partito della Rifondazione Comunista Basilicata, Comitato No Eolico Selvaggio di Piani del Mattino Potenza, Tito No Biomasse, Centro di Documentazione Associazione Michele Mancino, Comitato No Triv Brindisi Montagna, Cobas L.i.s.i.a. Scanzano Jonico, Movimento Lucano per la Biosfera, Con.Pro.Bio. Lucano, Libera Basilicata, WWF Potenza e Aree Interne, Comitato di scopo contro l’autonomia differenziata Basilicata, Associazione Amici di Monte Li Foi, Soc. Coop Agricola del Vulture, Arci Rionero, No Triv Vulture Melfese