La sanità dei bocciati. L’ospedale San Carlo rifugio degli esclusi

3 ottobre 2019 | 12:14
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La sanità dei bocciati. L’ospedale San Carlo rifugio degli esclusi

I professionisti lucani apprezzati altrove e esiliati dalla Basilicata

Sembra che l’ospedale San Carlo di Potenza sia diventato il “rifugio” di dirigenti scartati altrove e accolti nella sanità lucana. Massimo Barresi, direttore generale, nominato in Basilicata, non si sa come, ma escluso dall’elenco degli idonei della Regione Campania. Lo stesso Barresi nomina direttore sanitario dell’ospedale un altro bocciato, Rosario Sisto, risultato non idoneo nel concorso per direttori sanitari in Umbria. E lo nomina non prima che Sisto risultasse non idoneo in Umbria, ma dopo, quando la faccenda della bocciatura era ormai nota.

A queste stravaganze tutte lucane si aggiunge una nota di benemerenza per la qualità di altri professionisti della Basilicata, ignorati nella loro terra, ma apprezzati per il merito in altre regioni. È il caso del lucano Massimo De Fino, già direttore sanitario dell’Asp e con una lunga esperienza nella direzione di strutture complesse. De Fino è stato appena nominato direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni dopo aver partecipato al concorso per idonei nella Regione Umbria, piazzandosi tra i migliori. Lo stesso concorso in cui Sisto è stato bocciato. Elenco non idoneiElenco idonei

A questo punto ci chiediamo per quale ragione, e sulla base di quali presupposti, Massimo Barresi abbia nominato direttore sanitario il campano Rosario Sisto bocciato in Umbria anziché un lucano meritevole? Rosario Sisto è stato nominato con la compiacenza dell’assessore alla sanità della Basilicata, Rocco Leone: per quali inequivocabili motivazioni? E continuiamo a chiederci perché Massimo Barresi con tutto il suo seguito di “manager” e “comunicatori” sia ancora al suo posto.

Massimo Barresi a Napoli no buono, a Potenza buono. Rosario Sisto in Umbria no buono a Potenza buono. In Basilicata siamo formidabili.