Corruzione e dossieraggio contro politici rivali. Tre arresti. Acquisito telefono ex presidente Pittella
Coinvolti un avvocato, un sottufficiale della Guardia di Finanza e il segretario dell’ex governatore lucano
Tre misure cautelari sono state eseguite a Potenza, in mattinata, nell’ambito di una inchiesta della Procura su un presunto sistema di corruzione che vede coinvolti politici, imprenditori e un finanziere.
Ai domiciliari l’avvocato Raffaele De Bonis, accusato di aver corrotto un sottoufficiale della Guardia di Finanza, Paolo D’Apolito (finito ai domicliari) che gli avrebbe fornito informazioni riservate su alcuni imprenditori.
Ai domiciliari anche Biagio di Lascio, segretario dell’ex governatore lucano, Marcello Pittella. Per questo motivo gli investigatori avrebbero acquisito il telefono dell’ex governatore lucano, computer e alcuni documenti durante una perquisizione sia a casa che nel suo ufficio.
Secondo gli inquirenti gli indagati avrebbero cercato notizie sulle indagini in corso anche al fine di raccogliere notizie sui politici rivali e imprenditori. Tra i politici “osservati”, l’attuale governatore lucano, Vito Bardi, all’poca dei fatti candidato alla presidenza della Regione.
Dalle indagini, condotte dalla Squadra mobile di Potenza, sarebbe emersa anche una tangente da 25 mila euro, intascata da Di Lascio per agevolare una ditta alla Regione.
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