Comune di Potenza. Mense scolastiche libere dalla plastica. Respinta la mozione del M5S in Consiglio
L’amministrazione comunale a guida leghista ha perso un’occasione per dimostrare l’attenzione verso la cura della salute dei propri piccoli cittadini
Numerosi studi compiuti dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute e dell’Ambiente, dimostrano la pericolosità dell’utilizzo delle stoviglie di plastica a contatto con gli alimenti caldi o acidi, per via della dimostrata “migrazione” negli alimenti stessi, di sostanze conosciute come interferenti endocrini nella crescita dei bambini che causano sterilità maschile, pubertà precoce, patologie endocrine e tumori infantili.
Questi studi sino stati pubblicati su riviste scientifiche di prestigio internazionale. Sta di fatto che molti Comuni in Italia, anticipando la moratoria europea del 1 gennaio 2022, stanno sostituendo (nei capitolati mensa) le stoviglie di plastica con piatti, posate e bicchieri lavabili e riutilizzabili (in ceramica), oppure costituiti esclusivamente di materiali naturali (per es. cellulosa compressa) privi di qualunque additivo, tali da essere compostati e smaltiti come “umido” insieme ai residui alimentari.
I piatti, le posate e i bicchieri di plastica, tra l’altro, devono essere smaltiti, poiché sporchi, nella parte indifferenziata (quindi non riciclabile) dei rifiuti, gravando così oltremodo sull’ecosistema nonché sul bilancio comunale.
Il Comune di Potenza, per il prossimo anno scolastico 2019-2020, potrebbe inserirsi tra i comuni italiani “virtuosi” bandendo la plastica dalle mense scolastiche, quale investimento nel futuro e nella salute dei piccoli cittadini lucani. E può farlo subito poiché è in fase di revisione il capitolato d’appalto per la mensa scolastica.
Per tali ragioni il consigliere comunale del M5S, Marco Falconeri, ha presentato una mozione allegando alcune proposte di modifica sia al capitolato speciale sia al Regolamento per il funzionamento del servizio di mensa scolastica.
Le modifiche proposte riguardano: l’obbligo per la ditta appaltatrice di utilizzare esclusivamente stoviglie (piatti, bicchieri e posate) in ceramica, acciaio e vetro lavabili e riutilizzabili, oppure in cellulosa compressa o in altro materiale vegetale puro, naturale e tassativamente privo di additivi, che sia altresì biodegradabile e compostabile e il divieto tassativo di contatto diretto di contenitori e stoviglie di plastica con gli alimenti, in ogni fase della preparazione, del trasporto e della somministrazione dei cibi.
Ci risulta che la mozione, nella seduta del Consiglio di ieri 2 settembre, sia stata respinta. Peccato. L’amministrazione comunale a guida leghista ha perso un’occasione per dimostrare l’attenzione verso la cura della salute dei propri (piccoli) cittadini e verso la tutela dell’ambiente. A nulla valgono le giustificazioni in politichese, o anche le scuse legate alle procedure di approfondimento nelle Commissioni o quant’altro. Questa roba si fa o non si fa. E le mozioni si approvano o si respingono.