Consiglio regionale, Il M5S abbandona la discussione sul referendum abrogativo
“La maggioranza di centrodestra si è genuflessa senza batter ciglio ai voleri di Matteo Salvini. Anche Forza Italia e Fratelli D’Italia si sono accodati alle volontà del Capitano (senza accademia) attraverso due mozioni, il cui scopo appare palesemente cerchiobottista. “
“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: la maggioranza ha bocciato la nostra pregiudiziale sulla cattiva applicazione del regolamento in merito alla convocazione della seduta straordinaria di consiglio Regionale. L’unico aspetto straordinario della seduta odierna è stata la presenza del Presidente Bardi.” Lo scrivono in una nota congiunta i consiglieri regionali del M5S Gianni Leggieri, Gianni Perrino, Gino Giorgetti
“Non convincono – aggiungono – le tiepide giustificazioni di Cicala, Coviello e Zullino: a nostro avviso l’eventuale approvazione dei quesiti sul referendum abrogativo della quota proporzionale dalla legge elettorale, durante la seduta odierna, è da considerarsi illegittima. Per questa ragione abbiamo deciso di abbandonare i lavori del consiglio per non assecondare questa forzatura, probabilmente incostituzionale.”
“La maggioranza di centrodestra – si legge nella nota – si è genuflessa senza batter ciglio ai voleri di Matteo Salvini. Anche Forza Italia e Fratelli D’Italia si sono accodati alle volontà del Capitano (senza accademia) attraverso due mozioni, il cui scopo appare palesemente cerchiobottista. Qualsiasi riferimento all’importanza dell’istituto referendario è puramente strumentale. Un percorso così importante non si può affrontare in maniera così superficiale e frettolosa.”
“I lucani – concludono i pentastellati – aprano gli occhi su certi comportamenti: i problemi della regione sono passati in secondo piano rispetto alle strategie politiche dettate da Salvini e Calderoli, quest’ultimo esperto di leggi elettorali incostituzionali (vedasi “Porcellum”).”