Stato di agitazione del personale 118

30 settembre 2019 | 10:52
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Stato di agitazione del personale 118

Proclamato dalla Fsi Usae a seguito delle numerose segnalazione da parte di dipendenti delle Postazioni territoriali

La Fsi Usae, a seguito delle numerose segnalazione da parte di dipendenti delle Postazioni territoriali di soccorso del Dipartimento Emergenza Urgenza 118, dichiara lo stato di agitazione del personale del Dipartimento Emergenza Urgenza per il quale, già in altre occasioni, si è intervenuti chiedendo l’impegno della Direzione Strategica, per la verità sinora alquanto scarso.

Ad oggi il personale dipendente ha prestato la propria disponibilità lavorativa con abnegazione e spirito di sacrificio superando in alcune aree, già dallo scorso mese, le 180 ore di lavoro straordinario annue previste contrattualmente.

Ciò per consentire la copertura di turni vacanti per continue carenze di personale malgrado si veda contraccambiato dal mancato pagamento delle prestazioni in Alpi (non retribuite sin dal dicembre 2018) e dei rimborsi carburante (retribuiti fino a gennaio 2019, per le postazioni del Potentino e da aprile 2019 per quelle del Materano) nonché della produttività relativa all’anno 2018 a tutt’oggi non ancora erogata.

Fatta salva la disponibilità di ogni operatore che presta ore di servizio straordinario, ci si chiede come possano esserci ritardi tali da minare la riconoscenza e l’impegno di lavoratori che hanno sottratto ore alla propria vita personale e familiare per alleviare i continui disagi di questo Dipartimento?

Inoltre l’illegittima e mai ufficializzata divisione delle microaree dell’area Matera-Policoro (se non attraverso messaggi di whatsApp ) e l’istituzione di tre macroaree per le quali i dipendenti si vedono estendere il proprio obbligo lavorativo oltre i 50 chilometri consentiti per legge.

La stessa situazione viene segnalata anche nelle aree dei Punti di primo intervento (Ppi) di Chiaromonte, Lauria e Maratea uniti in un’unica microarea con distanze che superano addirittura gli 80 km, associazione alquanto anomala in quanto gli altri Ppi dell’intera regione si intersecano con le Postazioni mobili 118 e per le quali viene richiesto al personale afferente di coprire le carenze delle unità mobili, pur avendo assegnato del personale con limitazioni e quindi estendendo tale obbligo solo al personale abilitato alla movimentazione manuale dei carichi.

Ancora, anomali spostamenti del personale, effettuati senza il rispetto delle norme a seconda del sindacato di appartenenza o delle conoscenze private di ognuno ed attraverso il giudizio insindacabile della Posizione organizzativa Giuseppe Lerose che riveste una posizione apicale nell’intero sistema anche in tutte le postazioni del Potentino, nonostante ci sia un’altra Posizione organizzativa Sanitaria per la quale è stato ritagliato un ambito di gran lunga inferiore rispetto al primo in merito all’assegnazione di responsabilità ed ai carichi di lavoro.

Infine la cosiddetta “Echo Two”, ambulanza aggiuntiva a progetto sperimentale nella città di Matera, per la quale (come si è fatto nella città di Potenza) viene impiegato personale disponibile delle postazioni limitrofe, non mettendo a disposizione i propri riposi, bensì preventivando le coperture nei turni delle postazioni a volte in debito orario e altre in straordinario, gravando sulla regolarità del turno stesso a discapito di chi non ha dato la propria disponibilità alle coperture extra, quasi fosse una punizione!

Per ultimo la scelta dei cosiddetti “referenti delle postazioni”, autisti ed infermieri, sostituti dei coordinatori dimissionari… non riconosciuti dai dipendenti come tali per la mancanza di titoli e di ufficialità dell’incarico, ai quali è stato conferito l’onere di stilare i turni, reperibilità e rendicontare le ore di lavoro straordinario del personale, mettendoli anche a conoscenza di dati sensibili in violazione delle norme a tutela della privacy.

Tutto ciò impedisce agli operatori del D.E.U. 118 di lavorare in armonia e benessere organizzativo tutto sotto gli occhi, sempre meno attenti, del Direttore pro tempore Serafino Rizzo continuamente inconsapevole di qualsiasi criticità e sempre più inerte amministrativamente.

Si chiede pertanto alla Direzione Strategica di intervenire rapidamente attraverso la convocazione dei tavoli tecnici per un confronto con le organizzazioni sindacali per la risoluzione delle sopraccitate questioni.

Giampaolo Mecca segreteria regionale Fsi Usae Basilicata

Maria Giovanna Tasselli, segretaria territoriale Fsi Usae