Eolico a Muro Lucano e dintorni. L’energia pulita che sporca tutto

5 luglio 2019 | 13:07
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Eolico a Muro Lucano e dintorni. L’energia pulita che sporca tutto

E’ necessario contrastare quel raggruppamento di società finanziarie, banche, imprese, holding, e magari funzionari e dirigenti pubblici compiacenti che non vogliono mollare l’affare

Diciamo no all’assalto eolico delle società che vogliono violentare il nostro territorio.  L’impianto annullerebbe il paesaggio montano e rurale preservato da secoli e metterebbe a rischio il turismo”.

In sintesi è questo ciò che pensa il sindaco di Muro Lucano Giovanni Setaro. Lo ha detto in più occasioni e in tutte le salse. E ha ragione. Perché sia il progetto della Mia Wind S.r.l., 16 aereogeneratori da 88 MW, sia il progetto della Muro Lucano S.r.l., 12 Aerogeneratori per una potenza complessiva di impianto pari a 57,6 MW, avrebbero un impatto negativo con il turismo verde, in un territorio dove l’habitat incontaminato è il vero punto di forza dell’economia locale.

I progetti coinvolgono anche i comuni di Castelgrande, San Fele e Rapone in località “Guardiola”, “Lavanghe Rosse”, “Monte dei Morti”, “Serra Laria”, “Masseria delle Rose”. L’investimento complessivo nei due impianti ammonterebbe a circa 116 milioni di euro.

Chi sono le società che vogliono “aggredire” quel territorio? Vediamole nel dettaglio

La Mia Wind S.r.l.

La Mia Wind S.r.l. capitale sociale 10mila euro, è costituita il 27 luglio 2018 con inizio attività il 30 luglio 2018. Amministratore unico della Mia Wind è Donato Macchia. Sede legale della S.r.l. in via della Tecnica 18 Potenza. Proprietaria al 100% di Mia Wind è Melfi Energie Rinnovabili S.r.l. la cui proprietà è al 100% di Agebas S.r.l. direttamente riconducibile alla famiglia Macchia.

Melfi Energie Rinnovabiliche si occupa di consulenza per attività relative alla realizzazione, costruzione e sviluppo di parchi eolici, conferisce in Rinnovabili Melfi S.r.l. che viene costituita il giorno stesso del conferimento, il 6 giugno 2014 e inizia l’attività il 20 giugno 2014. Rinnovabili Melfi S.r.l. ha un capitale sociale di circa 6milioni di euro. Soci al 16 aprile 2018 sono per il 30% la WIND PARK GMBH, società a responsabilità limitata con sede in Germania e per il 70%, la BAIWAR R.E. ITALIA SRL, società del Gruppo Baiwa, con sede a Milano. Queste due società le ritroveremo nella Breathe Energie in Movimento S.r.l.

La Rinnovabili Melfi S.r.l., con un conferimento del 31 ottobre 2016 diventa Ares S.r.l. che inizia le attività il 10 febbraio 2018. Il capitale sociale della nuova Società è di 6,5 milioni di euro. Socio unico e proprietario al 100%, con atto del 24 gennaio 2019, è la Melfi Energie Rinnovabili S.r.l., la cui proprietà è di Agebas S.r.l., già proprietaria al 100% della Mia Wind S.r.l.  Amministratore unico l’ingegner Domenico Colangelo. Sede Via della Tecnica 18 Potenza.

Ci fermiamo qui, per approfondimenti sugli assetti societari che coinvolgono la Mia Wind S.r.l. clicca qui

La Muro Lucano S.r.l.

Costituita il 23 marzo 2017 con un capitale sociale di 10mila euro e sede legale in via del Gallitello 89 a Potenza. Amministratore unico della Muro Lucano S.r.l. è dal 27 maggio scorso Marko Lieske, cittadini tedesco di Dresda. Prima di lui l’amministratore è Emmanuel Macqueron. Marko Lieske è anche l’amministratore delegato della VSB Holding.

Proprietario della Muro Lucano S.r.l. è la VSB Energia Verde Italia S.r.l. che fa capo alla Vsb Energies Nouvelles di cui Emmanuel Macqueron è stato presidente.

Fondata nel 2001, VSB Energies Nouvelles è la filiale francese del gruppo tedesco VSB di cui Marko Lieske è amministratore delegato, un fornitore di servizi completi per le energie rinnovabili.

VSB Energia Verde Italia S.r.l. ha sede principale in via del Seminario Maggiore 4 a Potenza, una sede locale in viale Umberto Giordano 152 a Palermo.

Le osservazioni di Italia Nostra

Il 7 marzo scorso, Italia Nostra sez. Vulture Alto Bradano ha inoltrato le osservazioni sulla valutazione di impatto ambientale del progetto presentato dalla Mia Wind, osservazioni che riguardano sostanzialmente anche il progetto della Muro Lucano S.r.l.

L’area interessata dall’impianto della società Mia Wind S.r.l., in località Toppo Macchia – scrive l’Associazione – si colloca in una zona posta al confine tra Basilicata e Campania nei comuni di Castelgrande, Muro Lucano, Rapone e San Fele ed è un’area di grande importanza per la biodiversità, i paesaggi e le risorse idriche; è infatti, incastonata tra la Riserva Foce Sele-Tanagro e Monti Eremita-Marzano, tra il Parco del Vulture e quello dell’Appennino Meridionale oltre ad ospitare essa stessa importanti siti, come il SIC/ZPS Monte Paratiello ed altri numerosi Siti, dalle Ripe di Muro Lucano, alle cascate di S. Fele, al lago Saetta tra Castelgrande e Pescopagano; Siti ricchi di numerosissime specie vegetali ed animali, alcune delle quali rare e protette, per esempio la Cicogna Nera (Ciconia Nigra) che nidifica nella zona delle Ripe in comune di Muro Lucano da diversi anni e che si sposta lungo la direttrice Ofanto – Lago Saetta – Platano cercando cibo nei fiumi e torrenti dell’area; La coppia di cicogne nere nidificante nell’area è menzionata nel rapporto sulla nidificazione in Italia per il 2018 (Alula 25/2018) che attesta all’Italia la presenza complessiva di 19 coppie nidificanti, solo per questa importante ragione nell’area non dovrebbero essere montate pale eoliche e/o impedimenti allo spostamento di specie tanto rare e protette, che utilizza, cosi come altri uccelli tale area come corridoio per le rotte migratorie internazionali, in senso latitudinale e longitudinale, ma anche nell’ambito più ristretto. Nell’area sono presenti anche grandi rapaci, aironi, cormorani e l’aquila reale. I pianori aperti, i pascoli e gli incolti sommitali e a mezza costa della zona oggetto del progetto eolico costituiscono un importantissimo e strategico areale trofico per la caccia dei rapaci che nidificano nello stesso sito di intervento, come il Biancone e il Nibbio reale, o il falco pecchiaiolo; tutte specie, queste, particolarmente protette e contemplate come di interesse comunitario. Infatti diverse specie censite nell’area sono incluse nella Direttiva “Uccelli” CEE 409/79, e diversi nella Lista Rossa degli Uccelli nidificanti in Italia e alcune sono considerate di interesse conservazionistico.

Anche la scomparsa di un solo esemplare – si legge nel documento – per effetti diretti (collisioni) o indiretti (degrado degli spazi vitali, disturbo, ecc.) rappresenta un grosso danno per la popolazione di queste specie. Per il Nibbio reale l’area è ulteriormente importante anche per i numerosi esemplari svernanti (centinaia di individui) nel comprensorio, che utilizzano queste aree per la sopravvivenza. Non è casuale che si stanno registrando tracolli del numero di esemplari ai dormitori invernali negli ultimi anni in tutta la Basilicata, da quando questi siti sono sempre più degradati e assediati da piantagioni eoliche. Per chi voglia leggere l’intero documento:Osservazioni Italia Nostra

Insomma, non sembra che quegli impianti eolici siano un affare per il territorio e la gente che lo abita. Tuttavia, lo sono per gli interessi di quei signori che si nascondono continuamente dietro la retorica dello sviluppo e dell’energia pulita. Un’energia pulita che, a quanto pare, sporca tutto quanto le gira intorno.

Intorno a questa vicenda si muovono affari enormi. E sarà difficile contrastare quel raggruppamento di società finanziarie, banche, imprese, holding, e magari funzionari e dirigenti pubblici compiacenti che non molleranno facilmente la polpa e, come al solito, lasceranno sparse le ossa per chi vorrà accomodarsi.

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