Vito Bardi farà la giunta in base alle facce. E’ uno sprovveduto?
In un’intervista rilasciata ad Antonello Caporale su Il Fatto Quotidiano, il neo presidente della Basilicata parla da pensionato davanti a un cantiere di problemi
Il cambiamento di destra esiste davvero. Non era un’invenzione della Lega. Il generale Bardi ne è fedele interprete e spiega l’introduzione di nuove metodologie di governo. A partire dalla composizione della Giunta. Basta con le solite verifiche sulle competenze sull’onestà e sulle capacità delle persone candidate a diventare assessori. Adesso si cambia. Vito Bardi adotterà un nuovo sistema: deciderà in base alle facce e un po’ guarderà le carte. Lo ha detto in un intervista rilasciata ad Antonello Caporale su Il Fatto Quotidiano. Tant’è che in questi giorni si sta “concentrando sugli organigrammi” e magari si sarà portato a casa un book fotografico con le immagini dei volti in primo piano di tutti i pretendenti. Stia attento però alle doppie facce. Quelle che avevano il volto del Pd e adesso hanno le natiche di destra. Stia attento alle facce da bambino, spesso nascondono capricciose ambizioni di cui lei nulla saprà neanche se dovesse leggere “un po’ le carte”. Faccia attenzione, generale. Si concentri soprattutto sulle posture facciali di alcuni quando reagiscono alla vista di una poltrona. Guardi bene i dettagli: gli occhi, le orecchie e soprattutto il naso, non trascuri la bocca: può svelare molti segreti.
E quali carte? I curriculum? Non perda tempo quella è carta straccia, spesso ingannevole. Si legga la storia politica e personale dei suoi consiglieri, troverà grandi sorprese che nulla hanno a che fare con le facce. Il problema sa qual è? E’ che lei dovrà fare i conti con una squadra di consiglieri “affamati” di potere e di prebende. E saranno loro a vincere, saranno loro a tenerla sotto scacco. E non sarà difficile con uno come lei che si è presentato in campagna elettorale senza uno straccio di programma, senza conoscere la Basilicata e con un esercito di candidati completamente ignoti. E adesso? Adesso “mi devo mettere a leggere le carte, io so poco di questo mondo”. Adesso, non prima. Lei confonde. Dovrebbe sapere che certe cose si fanno e si dicono prima non dopo il voto.
Presidente Bardi lei è uno sprovveduto oppure è un furbo? In tutti e due i casi, la Basilicata e i lucani fanno bene ad aver paura di un futuro governo il cui presidente confonde Scanzano con Grassano. Alla domanda di Caporale sulla possibilità che riemerga la proposta del deposito di scorie nucleari in Basilicata, il generale risponde: “E dove dovrebbero farlo?” Il giornalista ribatte: “Conosce Scanzano”? il generale risponde: “Grassano?”. Ecco dove siamo finiti. Nelle mani di un utile personaggio al servizio di ben altri interessi.
Un personaggio, Bardi, che sembra con la testa tra le nuvole, che ancora deve capire che cosa gli sta succedendo intorno e che ancora non sa dove si trovi. Una specie di lord inglese in vacanza nel selvaggio Sud che ha scambiato la politica per un gioco da pensionato davanti a un cantiere di problemi. Auguri Basilicata.