Eolico, “sentenza del Consiglio di Stato conferma violazioni su Piani del Mattino”

19 aprile 2019 | 18:50
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Eolico, “sentenza del Consiglio di Stato conferma violazioni su Piani del Mattino”

Giannizzari (M5S): “Continueremo battaglia contro le speculazioni”

Quando una opportunità per il territorio diventa appannaggio di taluni attraverso degli escamotage significa che l’impianto normativo sotteso viene bypassato oppure non rispettato. Tanto più quando i vantaggi palesati diventano criticità per la collettività. Ostacolare gli interessi di società, come quelle dell’eolico, orientate verso obiettivi contrari sia al pubblico interesse che alla tutela della salute pubblica e alla privata incolumità, in una area rurale come Piani del Mattino a Potenza, è possibile, sebbene prima che accada, sarebbe auspicabile che gli organi preposti al rilascio delle autorizzazioni e quindi al controllo, garantissero ai percorsi attivati per le installazioni il corretto iter previsto per legge, evitando così di incidere sul territorio con ulteriori problematiche.

Il Consiglio di Stato è intervenuto a tal proposito opponendosi alla sentenza del TAR di Basilicata che invece, aveva accolto il ricorso della società Familiari Energy S.r.l.s. a favore della installazione di dieci impianti eolici. E’ stato necessario riunirsi in comitato, costituire presidi e una vigilanza gestita dai cittadini di Piani del Mattino per impedire il transito delle pale da installare, ma questa sentenza ha dichiarato che il territorio era nel giusto.

Il Movimento 5 Stelle Potenza ha affiancato questa lotta, supportando i cittadini della contrada sin dalle prime battute, accorrendo sul posto ai primi segnali di malumore degli abitanti di Piani del Mattino, circondati da un numero impressionante di pale eoliche e dai disagi che inevitabilmente hanno aggredito tutta l’area interessata.

Le violazioni segnalate ed accolte dal Consiglio di Stato impediscono così che una zona già ampiamente in sofferenza per la numerosità degli impianti venga aggravata da nuove strutture energetiche attraverso lo stratagemma della procedura semplificata valido per impianti di potenza inferiore al valore di soglia mentre richiederebbe in realtà una autorizzazione unica vista la tipologia dell’impianto (aerogeneratori comunicanti, vicini, omogeneità dei progetti) caratterizzato da una potenza complessiva di 490 KW, in sintesi, un vero e proprio parco eolico. Il risultato ottenuto richiama all’attenzione e al controllo delle procedure che sempre più spesso “sfuggono” alla perizia degli enti preposti sottoponendo cittadini e territorio a speculazioni e criticità che temi come quello delle energie alternative dovrebbero escludere già per i vantaggi e le opportunità offerte dal punto di vista ambientale e della sostenibilità.

E parlando di speculazioni, la recente approvazione della legge regionale, poco prima delle elezioni del 24 marzo scorso che ha previsto il raddoppio dell’eolico, ha ulteriormente violato i valori della democrazia, incurante dell’assenza delle condizioni di legittimazione della stessa legge, trattandosi di un Consiglio in prorogatio, incurante dello Statuto regionale e dell’art. 123 della Costituzione. Il M5S non si ferma e annuncia nuove battaglie di legalità e democrazia.

Savino Giannizzari, Portavoce M5S Comune di Potenza