Il “Sistema”. Come funziona, chi sono i complici
E’ come un arcipelago di ragnatele. Quando un filamento ti aggancia sei nei guai. E come il ragno aspetta l’insetto, loro aspettano te
Il Sistema in Basilicata è una rete perfetta di soprusi, di prevaricazioni, di minacce, di prepotenze, di collusioni, di malaffare. Ma ha bisogno di spazi sani, di luoghi di redenzione, di foglie di fico e di incenso.
Per perpetuarsi, per rinascere ogni volta che subisce una sconfitta o una ferita, deve lavarsi con l’acqua pura della credulità e della fragilità del popolo. Deve lavarsi sotto la doccia dei media specializzati nella manipolazione di fatti e notizie. Insomma, il Sistema ha le sue strade, i suoi luoghi invalicabili e oscuri, ma agisce spesso alla luce del sole, nei giardini della normalità, nei palazzi dell’ineccepibilità morale. Il Sistema è capace di manipolare il buono, usandolo in funzione dei suoi scopi cattivi. Il Sistema è così vasto, pervasivo, radicato, tanto da elevarsi a normalità, perciò paradossalmente invisibile.
E’ come un arcipelago di ragnatele. Quando un filamento ti aggancia sei nei guai. E come il ragno aspetta l’insetto, loro aspettano te.
Le micro filiere e le cerchie di amici
Il Sistema è un organismo vivente che si nutre di piccole particelle. E’ carnefice e protettore delle sue stesse vittime. E’ forte. Perché intreccia in un abbraccio “vitale” molte sfere della vita umana. La sfera politica e quella economica, la sfera delle mafie e quella mediatica. Vincere un concorso o una selezione grazie agli aggiustamenti della commissione che risponde agli ordini di un politico che a sua volta risponde ai propri elettori che l’hanno votato grazie al fatto che è capace di manipolare un concorso. Ecco questa è una micro filiera. Tutti quelli che partecipano alle micro filiere sono particelle di cui si nutre il Sistema. Chiudere un occhio su un abuso edilizio, chiedere intercessioni per ottenere favori, favorire qualcuno immeritevole a danno di qualcun altro meritevole, appaltare lavori e servizi agli amici degli amici. Ecco questa è una micro filiera, particelle di cui il Sistema si nutre. Anche nei palazzi di giustizia, e nelle redazioni giornalistiche, a volte si perde di vista la realtà, consapevolmente o inconsapevolmente. Antipatie, invidie, fazioni, fanatismi, arroganza, pressapochismo, carrierismi, vendette sono causa di ingiustizie e di falsità. Gli intrecci amicali e parentali seminano veleno nella società civile. Tutto questo nutre le particelle. La sfiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella democrazia è utile affinché quegli stessi cittadini possano trovare fiducia nelle leggi del Sistema.
I “padroni” di qualcosa e la politica di qualcuno
I padroni della mondezza, quelli che gestiscono da anni, sempre gli stessi, le discariche di rifiuti, gli affari legati allo smaltimento degli scarti petroliferi, quelli che monetizzano l’inquinamento del territorio e giocano a poker sulla salute dei cittadini, sono un pezzo del Sistema. Voi credete che senza l’appoggio di certa politica questa gente si sarebbe arricchita a danno della salute e delle tasche dei cittadini? E credete che a quella ricchezza non abbia partecipato qualche eccellente esponente delle cosiddette istituzioni? Non abbiamo le prove che ciò sia accaduto, ma abbiamo l’intelligenza del dubbio, grazie anche ad alcune inchieste della magistratura e della stampa libera. Spiegatevi, intanto, perché in Basilicata non ha mai funzionato un Piano dei rifiuti. E spiegatevi perché chi ha speculato sull’inquinamento l’ha fatto e continua a farlo indisturbato. I padroni degli appalti, quelli che da anni decidono bandi e capitolati speciali, proroghe e aggiustamenti nelle procedure, sono un pezzo del Sistema. Voi credete che senza l’appoggio di certa politica questa gente avrebbe un tenore di vita imbarazzante per qualunque onesto lavoratore? E credete che quella certa politica non abbia nulla da guadagnare dai padroni degli appalti? Credeteci pure. Sappiate che in alcuni casi, il decisore tecnico di un appalto è servo di un decisore politico. I padroni della sanità, quelli che decidono carriere, assunzioni, risorse, sono un pezzo del Sistema. Un pezzo che coinvolge le micro particelle, dal paziente che si fa raccomandare per superare le liste di attesa, al medico assunto con il concorso falsato.
Il silenzio è oro
Quando vogliono oscurare le tue “fastidiose” opinioni e ti lasci chiudere la bocca, vieni risucchiato nel Sistema. Quando resisti e continui a combattere, loro ti fanno del male, ma tu usi quel male per aumentare la tua forza morale e di resistenza. Il silenzio di tanta gente che vede e non parla, che ascolta e non riflette, che subisce e accetta qualunque sopruso, quel silenzio è oro per il Sistema e i suoi uomini. Loro conoscono bene la forza della parola, il pericolo delle opinioni, il potere dell’intelligenza e ne hanno paura. Per questo si circondano di mediocri, cacasotto, scudieri e stallieri pronti a obbedire senza se e senza ma. Preferiscono cittadini imbracati con i finimenti del mulo, funzionari yes man, giornalisti con la schiena piegata, giudici compiacenti. Ecco, questo è il Sistema. E chiunque, metaforicamente parlando, si rivolge al politico o al mafioso, al funzionario o all’impiegato, al capo squadra o al sindacalista, per ricevere un favore, è complice. E nel momento in cui dovrà ripagare quel favore con il silenzio e l’obbedienza non sarà più un complice ma militante del Sistema, reclutato tout court.
Già pubblicato il 6 maggio 2016 su Basilicata24