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Regione Basilicata. Un altro appalto che potrebbe insospettire i “maligni”

21 marzo 2019 | 14:42
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Regione Basilicata. Un altro appalto che potrebbe insospettire i “maligni”

Siamo alle solite prebende agli amici degli amici?

Parliamo della “Procedura telematica aperta per l’affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo a favore delle aziende del Servizio sanitario regionale della Regione Basilicata e del Consorzio di Bonifica di Basilicata.” Appalto gestito dalla Stazione Unica della Regione (Sua-Rb).

La determina di aggiudicazione è del 7 febbraio 2019. Chi si aggiudica la gara? Il lotto 1 è aggiudicato all’Associazione temporanea di impresa costituita da Consulbrokers s.p.a. e GBSAPRI s.p.a. Il lotto 2 è aggiudicato all’Associazione temporanea di impresa costituita da  GBSAPRI s.p.a. e Consulbrokers s.p.a

Ora proviamo a capire chi sono alcune delle persone che hanno a che fare con queste società. Scopriamo che si tratta di Francesco Somma, uomo sempre vicino al senatore Margiotta e a Vito De Filippo ma anche molto amico di Pittella. Antonio Perretti, pare figlio del titolare della Perretti Petroli spa. Egidio Comodo, vicino agli uomini di Speranza marito del Difensore Civico della Regione Basilicata. Antonio Taddei, già membro della direzione regionale Pd e uomo di Somma.

Nulla di strano. Niente da dire sulle procedure di gara e sull’autentico rispetto dei criteri di aggiudicazione. Tra l’altro, per la sua stessa natura il servizio di brokeraggio assicurativo non comporta oneri diretti per i committenti, in quanto l’attività del Broker è remunerata, secondo consuetudine di mercato esclusivamente da parte delle Compagnie di Assicurazione con le quali sono stipulate le polizze, e che pertanto le offerte sono state valutate esclusivamente in base alle caratteristiche tecniche del servizio offerto.

Dunque niente soldi direttamente dalla Regione né dal Consorzio di Bonifica, ma l’opportunità per i vincitori di gestire per conto dei committenti l’elaborazione e realizzazione di soluzioni  assicurative.

Anche questa volta però, sarebbe stato opportuno aspettare il 24 marzo prima di aggiudicare la gara. A qualcuno potrebbe venire il sospetto che si sia trattato dell’ennesimo favore agli amici degli amici. E questo non fa bene alla Basilicata.