Evviva! L’Eni può celebrare il centesimo non incidente in 7 anni!
Osservatorio popolare della Val d’Agri sull’evento del 2 marzo scorso: “Puzza nauseabonda nell’area del Cova e nei comuni limitrofi”
Evviva! L’Eni può celebrare il centesimo nonincidente in 7 anni! Parliamo infatti dell’evento di sabato scorso 2 marzo, quando, nel corso della mattinata una puzza nauseabonda ha invaso l’area adiacente al Cova ma anche i Comuni limitrofi a Viggiano e, in particolare, Grumento Nova. La fiamma è apparsa molto alta a chiunque fosse nei dintorni. Come già riportato da più organi di stampa, l’aria irrespirabile ha costretto i lavoratori dell’area a chiedere l’intervento del 118 per soccorrere alcuni degli operai della Vibac che hanno accusato un malore.
Tuttavia, si tratterebbe dell’ennesimo “nonincidente” dal momento che sia le dichiarazioni di Eni, sia i valori degli inquinanti rilevati dalle centraline di Arpab hanno sancito il tuttapposto di Stato di fronte alla fiammata, alle emissioni odorifere nauseabonde e anche ai malori.
A proposito di Arpab, inoltre, sarebbe interessante poter disporre dei dati anche orari di tutti gli inquinanti, compresi i non normati ma tipici dell’industria petrolifera (ad esempio: idrogeno solforato, idrocarburi non metano che, ricordiamo, in passato hanno raggiunto livelli altissimi cioè circa 5000 microgrammi per metro cubo, contro i 200 del vecchio limite della legge non più in vigore).
Denunciamo da tempo il fatto che tali dati siano sconosciuti ai normali cittadini o a chi, come noi ormai da giugno 2018, ne faccia richiesta senza risposta
Continuiamo a chiederci poi se, aldilà del “tuttaposto” di Stato , il Cova funzioni in sicurezza, visto che il Piano di Emergenza Esterno, essenziale per la tutela dei cittadini e dei lavoratori esposti ai veleni del Cova, è scaduto da ormai due anni, così come sottolineato in un nostro sollecito fatto, senza riscontro alcuno, alla Prefettura di Potenza ormai lo scorso 17 gennaio.
Da due anni poi non abbiamo notizie del rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, cosa particolarmente grave in un tempo in cui si sono verificate due chiusure di seguito del Cova per inquinamenti.
Da parte dell’Osservatorio Popolare della Val d’Agri tutta la solidarietà agli operai della Vibac che hanno accusato malore ma anche agli altri, costretti loro malgrado a subire tale situazione. Per nostra parte saremo sempre al loro fianco nella denuncia di quanto, in tutti i sensi, ci puzza!
Osservatorio Popolare della Val d’Agri