Il caos dopo il voto |
Cronaca
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Nuovo Consiglio regionale lucano. Quel pasticciaccio brutto della nuova legge elettorale

27 marzo 2019 | 17:02
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Nuovo Consiglio regionale lucano. Quel pasticciaccio brutto della nuova legge elettorale

Alcuni non eletti, pare abbiano pronti i ricorsi contro il caos generato dalla legge lettorale balneare

Come sempre, dopo ogni tornata elettorale c’è chi ride e chi piange. A due giorni dal voto in Basilicata c’è pure chi spera. Spera di tornare in Consiglio regionale o entrarvi per la prima volta nonostante tutto. Qualcuno più malizioso potrebbe pensare ad una sorta di legge del contrappasso per la “porcata” di agosto con cui in Consiglio regionale fu approvata, nel silenzio quasi generale, la nuova legge elettorale. Approvazione arrivata dopo anni di discussione, sotto Ferragosto e negli ultimissimi mesi (si sarebbe dovuto votare a novembre 2018) di legislatura. Un parto lungo e travagliato dovuto alla complicata discussione interna al Pd e alla  maggioranza della ormai passata legislatura.

Dietro ogni articolo della nuova legge elettorale sembrava esserci un calcolo del Pd e dei centristi della maggioranza dell’epoca. A parte la doppia preferenza di genere, che non ha dato i frutti sperati, tutto il resto, seppure interpretabile come una riforma democratica che agevola la partecipazione alla competizione elettorale è apparso un calcolo frutto di compromesso che non accontentava tutti ma non scontentava nessuno. 

Dicevamo che oggi a urne chiuse e conteggi fatti c’è chi spera ancora in uno scranno nel Palazzo in attesa che la Corte d’Appello ufficializzi le candidature.

Gianni Rosa per Fratelli d’Italia, che pur avendo ottenuto un notevole consenso, al momento non è tra gli eletti. Potrebbe riaccendersi la speranza anche per Vincenzo Robortella “Avanti Basilicata” che potrebbe soffiare il posto a Mario Polese di Comunità Democratiche-Pd. In bilico, poi, ci sarebbe l’elezione dell’unica donna entrata in Consiglio regionale, la leghista Donatella Merra, per far spazio al collega di lista, votato in provincia di Matera, Rocco Fuina. 

E sapete perché? Perché a detta di Giovanni Petruzzi militante tra i “Progressisti per la Basilicata” la legge elettorale (nuova di zecca) sarebbe  “fatta coi piedi e col malcelato intento di garantire la rieleggibilità dei proponenti attraverso cavilli a volte in contraddizione tra loro”.

Di caos sull’assegnazione dei seggi parla pure l’onorevole Speranza, che, quando la legge elettorale balneare elettorale è stata approvata, evidentemente era al mare. 

I ricorsi pare siano pronti. Qualcuno forse potrebbe rinunciarvi in cambio di un assessorato. Vedremo. Adesso la parola passa all’ufficio elettorale presso la Corte d’Appello di Potenza che, se interpellata, potrebbe aver bisogno di un po’ di tempo per dirimere la questione e frenare la voglia di cambiamento del neo presidente Bardi.