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Cronaca
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Il ripetitore fa paura, a Potenza cittadini sul piede di guerra

28 febbraio 2019 | 11:02
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Il ripetitore fa paura, a Potenza cittadini sul piede di guerra

Un sit in di protesta in contrada Botte contro l’installazione del traliccio

Cittadini sul piede di guerra, a Potenza, per impedire l’installazione di un ripetitore per la telefonia mobile in contrada Botte.  L’Associazione culturale Via della Botte, con il sostegno dell’Associazione Terra Mia Lucania, dei residenti delle Contrade Botte e Torretta, invita la popolazione ad un sit-in di protesta contro l’installazione del traliccio. Il sit-in si svolgerà sabato 2 marzo alle ore 10 in Contrada Botte davanti al cantiere dove è in atto la costruzione dell’impianto di telefonia mobile.

Il sit-in- spiegano i cittadini- sarà un momento di confronto e sensibilizzazione sul tema dell’elettrosmog. Ci soffermeremo in particolare sui recenti studi che hanno confermato i danni prodotti dalle radiazioni elettromagnetiche come insorgenza di tumori, in particolare in età pediatrica, depressione, insonnia, cefalea, nausea ed irritabilità.

Dalla scorsa estate – spiegano i promotori del sit- in- la vita dei residenti delle contrade Botte e Torretta a Potenza è stata sconvolta. Sono costretti a vivere, infatti, con l’incubo di trovarsi un nuovo impianto di telefonia mobile a pochi passi dalle loro case. Sono molto preoccupati per la loro salute, anche alla luce dei recenti studi sugli effetti dell’esposizione a radiofrequenze, che aumenterebbe il rischio di sviluppare rari tumori al cuore e al cervello, in particolare nei bambini in tenera età.  A questo si aggiungono ulteriori timori anche in vista dello sviluppo della nuova tecnologia 5G.

I residenti ritengono, inoltre, che la presenza di questi impianti costituisca un motivo di cospicua svalutazione delle abitazioni costruite con i risparmi di una vita e con tanti sacrifici.

Tutto è cominciato in tarda primavera con un piccolo scavo e poi, velocemente, fondamenta, recinzione e un traliccio di 36 metri di altezza, installato alle prime luci del 21 luglio 2018, pronto per ospitare un ripetitore della Tim.

I cittadini che vivono nell’area dove dovrebbe essere installato il ripetitore, appena scoperto il progetto, si sono attivati per fermare il mostro di acciaio chiedendo a Arpab, Regione, Comune e Provincia di verificare il rispetto di tutte le norme del caso.

Il Comune di Potenza, in collaborazione con la Provincia- concludono- il 25 luglio 2018 ha predisposto un provvedimento di sospensione dei lavori, contro il quale la Tim ha presentato ricorso al Tar.  La battaglia per i residenti si sposta, ora, mercoledì 6 marzo 2019 nelle aule del Tribunale Amministrativo Regionale di Basilicata, dove il Comune e la Provincia difenderanno il provvedimento emesso, sperando che prevalga la tutela della salute, del territorio ed il buonsenso.