Autonomia differenziata. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, torni a frequentare le scuole serali
“I lucani si ricordino bene la visione che la Lega ha del Sud e che Ella ha così magnificamente espresso”
Egregio governatore Luca Zaia,
ho letto con interesse la sua accorata lettera in difesa dell’autonomia differenziata.
Premetto che su una cosa sono pienamente d’accordo con lei: il Sud è stato pessimamente amministrato. Aggiungo che è stato pessimamente amministrato dalla sinistra che, almeno qui in Basilicata, ha governato ininterrottamente da più di 20 anni.
È stato pessimamente amministrato anche dagli alleati della Lega alle prossime regionali, di fatto da sempre conniventi della sinistra. In specie negli ultimi miseri cinque anni dove la distinzione tra destra e sinistra si è del tutto annullata con continui passaggi di fronte degli stessi cacicchi e feudatari sparsi ora a destra e ora a sinistra.
Dulcis in fundo è proprio il suo partito che si sta riempendo di sindaci e sindachicchi, uomini e ominicchi che dopo aver fatto danni da venti anni con destra e sinistra ora alle regionali hanno trovato comoda accoglienza nel suo partito. Nella denegata ipotesi di un successo della Lega, e della destra sua alleata, sappia quindi che continuerà il malgoverno tradizionale con gli stessi uomini di prima, anzi con le loro seconde e terze linee.
Fatta questa doverosa premessa mi corre obbligo richiamare alcuni grossolani errori metodologici da lei compiuti nella sua missiva.
Il primo. Ella afferma, riferendosi al Veneto, che è: “Una regione che ha 58 dipendenti ogni mille abitanti quando la media italiana è di 70 e la sola Basilicata ne ha 228.”
Ella dovrebbe familiarizzare con un fondamentale concetto di governo di aziende e strutture pubbliche o private: le economie di scala e di scopo. La Basilicata ha circa 570.000 abitanti. Il Veneto circa 5 milioni. Soprattutto per gli overhead (governo di funzione) Veneto e Basilicata hanno necessità delle stesse strutture. Le faccio un esempio alla sua portata e che la aiuta a capire. La Basilicata, come il Veneto, ha bisogno, per esempio, di un assessore alla sanità, di un addetto per la funzione legislativa, di un direttore generale, di una segretaria e via dicendo, ossia di un nucleo di persone che esamini le norme e la governance del sistema sanitario regionale.
In sintesi la funzione di governo ha le stesse necessità qualitative e quantitative in Veneto e in Basilicata. Supponiamo che il numero corretto per questa funzione sia di 10 unità, non si distragga e ora mi segua con attenzione, poiché il numero di abitanti del Veneto è circa dieci volte quello della Basilicata e le persone necessarie alla governace della sanità sono uguali in numero nelle due regioni il rapporto tra addetti alla sanità e gli abitanti del Veneto, a parità di condizioni, è di dieci volta inferiori in Veneto rispetto alla Basilicata. Mi spiego ancora meglio con un altro esempio. La Basilicata e il Veneto hanno entrambe un solo governatore.
Lei affermerebbe che il governatore del Veneto è dieci volte più efficiente del governatore della Basilicata perché amministra un numero di persone dieci volte maggiore? Oppure, seguendo il suo ragionamento, il Veneto avrebbe diritto a dieci governatori invece di uno solo come la Basilicata. Ma è serio mentre lo dice, sta scherzando, oppure deve ripetere le serali di ragioneria?
Il secondo. Il Veneto ha una densità abitativa di 270 abitanti per kmq. La Basilicata di 56 abitanti per Kmq. Non so se questo parametro le è noto ma è la conseguenza del fatto che la Basilicata ha circa un decimo degli abitanti del Veneto ma circa la metà della superfice. Sempre per aiutarla a capire l’intera popolazione lucana è pari per numero di abitanti a poco più della metà della provincia di Padova (437 abitanti per kmq) che può comodamente essere servita da un unico ospedale. Peccato che per arrivare da uno dei paesi montani della Val D’Agri, zona ricca di petrolio e tumori, all’Ospedale Oncologico Nazionale della Basilicata, sito a Rionero in Vulture, ci vogliano circa 3 ore di auto, grazie anche alle modeste infrastrutture stradali. Non lo auguro a nessuno, ma fare tre ore di auto per una chemio è un doloroso calvario e lo cito solo per dirle che questa diversa densità abitativa rende alla regione Basilicata impossibile perseguire gli stessi costi standard del Veneto. Capisco però che a voi di quello che accade in Val D’Agri poco ve ne freghi.
Terzo. Ella fa un piagnisteo continuo sul residuo fiscale del Veneto. Ella dovrebbe sapere, per età e funzione ricoperta, che: “Lo Stato attribuisce su base universale servizi e trasferimenti monetari agli individui meritevoli finanziandoli con imposte prelevate secondo la capacità contributiva di ciascun cittadino, in entrambi i casi indipendentemente dal territorio di riferimento dei soggetti interessati.” Si legga a proposito l’audizione del Presidente dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio in merito alla distribuzione territoriale delle risorse pubbliche per aree regionali fatta alla Commissione V della Camera dei deputati (Bilancio, Tesoro e Programmazione) del 22 novembre 2017. In altri termini ove ci fossero sbilanci territoriali questi sono una conseguenza della diversa distribuzione dei cittadini per numero in relazione al territorio, censo, condizione sociale, età e salute e non una causa.
Capisco che Ella, insieme a alti esponenti della sinistra intellettuale come Massimo Giannini (“Conte è un avvocato pugliese”) e al sindaco di Milano Sala (“Non rompa le palle a Milano queste cose le faccia ad Avellino”) l’unica risposta che sa dare al divario Nord Sud è antropologica.
La prego però di spiegarmi, insieme al generale Bardi, candidato lucano anche della Lega a presidente, come può un cittadino lucano che:
- ha 3 km di autostrade ogni 1000 kmq, conto i 30 km di autostrade ogni 1000 kmq del Nord,
- ha 0 km di ferrovie ad Alta Velocità contro gli 8 e passa km per 1000 kmq del Nord,
- ha 34 km di ferrovie contro i 63 per 1000 kmq del Nord,
- ha una densità di aeroporti pari a 0 contro 1 aeroporto ogni 4500 Kmq del Veneto,
avere le stesse possibilità di maturare censo e opportunità di un cittadino del Nord o del Veneto?
Sempre per aiutarla a capire per avere la stessa densità aeroportuale del Veneto, che ha 4 aeroporti, la Basilicata dovrebbe averne 2. Aspetto fiducioso una seconda arguta sua lettera che chiarisca il punto.
Quarto. Il residuo fiscale, su cui fate tanto i piagnoni, andrebbe corretto, almeno per la Basilicata, per la fiscalità delle estrazioni petrolifere che, per come è costruito il residuo fiscale, fornisce inquinamento e lascia cadaveri industriali al Sud mentre il beneficio fiscale finisce nelle nordiche sedi delle società petrolifere, Francia o Italia che sia.
Complimenti vivissimi! Oltre al danno la beffa! Che splendida visione ha lei dei problemi del Paese!
Credo che i veneti meritino un governatore più operoso, che invece di scrivere lettere insulse e prive di senso si occupi dei problemi della sua regione.
Egregio governatore veneto Luca Zaia, questo articolo potrebbe finire sotto gli occhi di minori per cui sono costretto ad astenermi nell’esternare tutto quello che penso di lei e della sua lettera e dei suoi possibili usi.
Spero però che i lucani si ricordino bene la visione che la Lega ha del Sud e che Ella ha così magnificamente espresso.
Pietro De Sarlo