Sanità, Uil Fpl: “Ospedale San Carlo deve puntare al rilancio”

7 gennaio 2019 | 16:01
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Sanità, Uil Fpl: “Ospedale San Carlo deve puntare al rilancio”

“Con la nomina del nuovo direttore generale si asupica nuovo corso”

Con la nomina del dottor Barresi a Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Carlo, la Uil Fpl auspica l’apertura di un nuovo corso che veda al centro il rilancio delle relazioni sindacali, strumento indispensabile per puntare ad un potenziamento del più importante nosocomio lucano. Attualmente l’Azienda Ospedaliera San Carlo, riferimento regionale della comunità lucana,trasformatasi in un grande cantiere, vive una fase di incertezza e di attesa sia per i lavori di adeguamento antisismico e la realizzazione di nuovi padiglioni, sia per l’accorpamento degli ospedali periferici, ai sensi della legge 12/2017, che ancora presenta diverse criticità. Gli interventi infrastrutturali e quelli legati alla nuova “governance”, naturalmente, sono indispensabili per migliorare la qualità dei servizi e per ottimizzare le prestazioni, ma non sufficienti. Ѐ indispensabile mettere in campo nuovi modelli organizzativi capaci di offrire prestazioni sanitarie di elevato livello volte a soddisfare il bisogno di salute dei cittadini.

Una struttura che per tutti i medici della Regione Basilicata e per i loro pazienti deve rappresentare un vero e proprio centro d’eccellenza.Un’azienda sanitaria pubblica moderna,efficiente ed altamente specializzata. Già oggi il San Carlo è al centro dell’interesse di medici ed esperti di vari paesi europei per i risultati raggiunti nel campo della prevenzione, diagnosi e terapia di alcune malattie. Alcune unità operative sono state riconosciute a livello nazionale come punti di eccellenza per una serie di attività specifiche. In questa fase l’impegno della nuova Direzione Strategica dovrà essere rivolta alla territorializzazione dei servizi, mettendo in rete velocemente i vari presidi e rafforzando le già esistenti reti “ospedale-territorio”.

Non è possibile che oggi i referti viaggino ancora a mano. I pazienti dovranno impiegare il meno tempo possibile. Un’opera di dimagrimento dovrà riguardare i ricoveri e le prestazioni inappropriate che dovranno essere a cura della medicina di base; di qui l’intesa necessaria con ASP al fine di stabilire protocolli mirati ed al passo con i tempi. La trasformazione di alcuni interventi e l’appropriatezza delle prestazioni consentiranno un risparmio di risorse economiche che dovranno essere spese per le nuove tecnologie e soprattutto per il personale medico, infermieristico e di supporto e le varie figure del comparto. L’aggiornamento in questo campo è rapidissimo. La vita media delle strumentazioni tecnologiche è di cinque o sei anni. Bisogna stare sempre all’avanguardia e puntare di accorciare le liste di attesa che sono tra le principali note dolenti di questa Azienda.

Ma uno sforzo da subito va fatto per rilanciare le relazioni sindacali,interrotte oramai da mesi, a partire da un confronto sul nuovo Atto Aziendale, anche per dare risposte non a pochi medici, ma ai tanti professionisti che operano quotidianamente e, laddove necessario, annullare in autotutela atti dell’ultima ora illegittimi della passata gestione. Occorre,inoltre, ancora assumere da subito gli OSS, approvando l’Avviso pubblico a tempo determinato e far ripartire le progressioni interne di carriera(verticali) già bandite e ferme da mesi e soprattutto riavviare tutte le procedure concorsuali e di mobilità del comparto. Bisogna ancora nominare i coordinamenti perché alcune U.O. ne sono sprovviste.

L’attenzione, infine, all’utenza deve diventare momento di centralità ribadendo l’importanza del rapporto tra medico e paziente. Ogni atto professionale deve porre al centro la persona e l’Ospedale non deve essere solo luogo di sofferenza, ma un ambiente dove trovare servizi adeguati e operatori qualificati. Perciò la riorganizzazione degli ospedali territoriali deve entrare nella fase più avanzata, attestandovi le attività di base e gli interventi di media e bassa complessità in modo che il San Carlo risulti meno congestionato. L’intera comunità regionale ne trarrebbe vantaggi e le risorse umane ospedaliere verrebbero utilizzate al meglio.

La Uil Fpl, quindi, nell’augurare al dottor Barresi buon lavoro, chiede che, da subito, convochi la Delegazione Trattante per mettere mano a tutte le problematiche rimaste sospese.

Giuseppe Verrastro, segretario regionale aggiunto Uil Fpl Basilicata

F. Gamma, segretario aziendale Uil Fpl Basilicata

V. Annanziata, V. Errico, R. Fierravanti, A. Guarino, G. Guerra, S. Iannella, G. Sarli, R. Sinisgalli Rsu aziendale Uil Fpl