No alle primarie, sì alla ricostruzione di una nuova e ampia alleanza per lo sviluppo della Basilicata

9 gennaio 2019 | 13:22
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No alle primarie, sì alla ricostruzione di una nuova e ampia alleanza per lo sviluppo della Basilicata

Molinari: “Incalcolabili danni hanno arrecato al centrosinistra in generale ed al Pd in particolare sia”

No alla scorciatoia delle primarie, si alla ricostruzione di una nuova e ampia alleanza per lo sviluppo della Basilicata. Il ventriloquo del decadente “potere costituito” si è nuovamente assunto “la briga e di certo il gusto”, per dirla con Fabrizio De Andrè, di “dare a tutti il consiglio giusto” e, dopo essere stato il primo a svelare il disegno di prolungare artificiosamente la legislatura regionale con il forzoso abbinamento alle elezioni europee del 26 maggio, ora ripropone la canzone stonata delle primarie, che incalcolabili danni ha arrecato al centrosinistra in generale ed al Pd in particolare sia in Italia che in Basilicata.

Basti citare gli esempi riguardanti le primarie che hanno eletto Mario Polese segretario regionale del Pd con 55.000 partecipanti, a fronte di 50.000 elettori lucani che il 4-3-2018 hanno contrassegnato con una croce il simbolo del Pd, e quelle per la scelta del candidato del centrosinistra alle regionali 2013, i cui strascichi si sono riverberati per l’intera legislatura regionale e che, comunque, si conclusero con uno scarto inferiore ai 300 voti, equivalenti, più o meno, a quelli portati in dote a Marcello Pittella da Franco Mollica, che poi si candidò col centrodestra, quale fulgida testimonianza che alle primarie possono risultare determinanti passanti, viandanti, transumanti e tifosi delle coalizioni avverse.

Evidentemente, lo scopo recondito di Valvano è quello di far rientrare dalla finestra ciò che naturalmente dovrebbe uscire dalla porta. A questi giochetti, noi di Articolo Uno- Mdp, non ci stiamo, respingendo al mittente la pervicace volontà di favorire la sconfitta del centrosinistra, che diverrà certezza se si continueranno a mostrare orecchie da mercante rispetto alle aspettative di cambiamento e di rinnovamento di metodi e pratiche di governo provenienti dai cittadini.

Con parole chiare e nette, sin dai giorni successivi alla catastrofe elettorale del 4 marzo scorso, abbiamo sostenuto che, per riconnettere le forze democratiche e progressiste lucane con i bisogni popolari, occorressero limpidi atti di discontinuità e la capacità di costruire una proposta nuova e larga, alternativa alle forze del governo nazionale e capace di interpretare l’enorme domanda di cambiamento che c’è in Basilicata. Noi stiamo operando in tale direzione con la promozione di una nuova coalizione civica, ambientalista, progressista e del lavoro. 

Ci auguriamo che anche le altre forze politiche del centrosinistra comprendano questa ineludibile necessità ed abbandonino definitivamente anacronistiche scorciatoie tattiche e politicistiche, contribuendo da protagonisti, con spirito costruttivo ed unitario, ad alimentare il doveroso confronto politico e programmatico da estendere alle energie vitali del territorio lucano, coinvolgendo attivamente i variegati soggetti sociali ed intellettuali nella ricostruzione di una nuova ed ampia alleanza per lo sviluppo della Basilicata.

Antonello Molinari