
Uliano: “La tassa governativa sulle auto è un “crimine” verso l’occupazione del settore”
La situazione produttiva nel 2018 nei vari stabilimenti italiani di FCA.
Polo Produttivo di Torino. Il polo produttivo di Torino con gli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco ha risentito a partire dalla fine del 2017 un rallentamento sui mercati, che sta continuando a tutto il 2018, con conseguente riduzione della produzione complessiva.
Le produzioni delle tre Maserati nell’anno hanno raggiunto la quota di 33.271 vetture. Nel mese di luglio 2018 si è interrotta la produzione della Alfa Romeo MiTo raggiungendo quota 9.857 unità.
Le Maserati hanno subito una flessione che si è riscontrata l’anno precedente in modo particolare sul mercato cinese, per i cambiamenti delle norme relative alle esportazioni a stock, a cui è seguito un rallentamento anche su altri mercati. Questo ha determinato un uso maggiore di ferie per allungare la chiusura d’inizio anno e l’utilizzo poi di ulteriore giornate di CIGO e CDS per compensare ad una riduzione del -39,43% rispetto al 2017.
Nel mese di dicembre abbiamo sottoscritto gli accordi di solidarietà sia a Mirafiori che a Grugliasco che, unitamente ai percorsi di formazione e addestramento, hanno consentito di evitare un impatto negativo sui livelli occupazionali, e costruito le condizioni per accogliere gli investimenti previsti dal piano industriale. Dovrebbe limitare l’uso degli ammortizzatori sociali anche il piano di incentivazione volontaria all’uscita, che tutte le organizzazioni sindacali hanno richiesto per dare una risposta positiva alle problematiche dei lavoratori più anziani con forti ridotte capacità lavorative, che negli ultimi anni non hanno potuto raggiungere il pensionamento per le varie riforme del passato.
La partenza immediata dell’investimento sulla 500 elettrica, la tipologia dell’investimento e le potenzialità per il futuro, rappresentano un importante risposta alla necessità di saturare gli impianti. Sono molto importanti gli interventi di restyling previsti sugli attuali modelli Maserati (Levante, Ghibli e Quattroporte), lo sviluppo della connettività digitale, la guida autonoma e le motorizzazioni ibride ed elettriche. Su quest’ultimi auspichiamo interventi importanti e in tempi brevi al fine di ridare slancio ai Modelli Maserati per recuperare e aumentare i volumi, nello stesso tempo riteniamo importante la conferma entro il 2022 del Suv previso sulle linee di Mirafiori.
Maserati Modena. Con gli investimenti fatti due anni fa, lo stabilimento storico di Maserati ha potuto dare continuità alle produzioni di Gran Turismo e Gran Cabrio, ma i dati di produzioni del 2018, con 1.270 Maserati prodotte e 520 Alfa Romeo 4C, attestano un complessivo -52% rispetto ai dati 2017.
Nel corso del 2018 questo ha comportato un uso maggiore della Cassa Integrazione per oltre 76 giorni e l’attivazione del Contratto di Solidarietà dal 2 novembre al 24 febbraio 2019 coinvolgendo a rotazione 132 operai su un totale di 221. Esclusi dall’uso di ammortizzatori gli oltre 1.000 impiegati, tecnici e ingegneri.
Il piano 2019-2021 presentatoci il 29 novembre scorso prevede garanzie di prospettiva per lo stabilimento di Modena con il proseguimento della produzione di GT e GC e successivamente la destinazione di almeno due vetture specialties e supersportive a marchio Maserati e Alfa Romeo, con motorizzazioni anche elettriche. E’ molto probabile che i nuovi modelli troveranno una loro implementazione tra la fine del 2019 e il 2020, per aver la crescita produttiva nel 2021. Per noi rimane fondamentale accelerare i tempi – ribadisce Uliano – per ridurre al minimo il periodo di transizione alle nuove produzioni, limitando l’impatto negativo degli ammortizzatori sociali.
FCA Cassino. Nel complesso il rallentamento riscontrato alla fine 2017 è proseguito per tutto il 2018, si è ricorso anche qui all’uso prima di qualche giornata di ferie collettive e poi alla Cassa Integrazione ordinaria. Il 2017 aveva rappresentato l’anno della crescita dei volumi Alfa Romeo trainati dalla salita produttiva di Giulia e Stelvio, spinta anche per aggredire nuovi mercati. Il 2018 si riscontra invece più come una fase di assestamento, con qualche calo un po’ più prolungato del previsto che desta alcune preoccupazioni. Sono state prodotte 28.546 Alfa Romeo Giulia (-41,1% rispetto al 2017) e 39.782 Stelvio (- 28,3%). Il peso della percentuale dei Suv prodotti aumenta sempre di più rispetto alle berline, in perfetta coerenza con le tendenze di mercato. Le produzioni di Giulietta con circa 30.826 vetture è di fatto agli stessi livelli del 2017.
Allo stabilimento di Cassino il piano triennale assegna lo sviluppo del piccolo Suv di casa Maserati che verrà sviluppato sulla piattaforma Giorgio. Alle produzioni Alfa Romeo si affiancherà il D-Suv di Maserati, un modello che strategicamente dovrà fare numeri più elevati degli attuali della casa del tridente e questo dovrebbe determinare un impatto occupazionale sullo stabilimento di Cassino, non solo recuperando le attuali “dissaturazioni” ma anche incrementando gli attuali dipendenti. Se è presumibile la sua produzione verso la seconda parte del 2020, è indispensabile – evidenzia Uliano – che il processo di restyling e di ibridizzazione degli attuali modelli Giulia e Stelvio venga implementato in tempi brevi per dare un’ulteriore slancio commerciale ai modelli Alfa Romeo.
FCA Melfi. E’ l’unico degli stabilimenti FCA di autovetture che ha prodotto nel 2018, più di quanto fatto nel 2017, nonostante l’effetto produttivo negativo del fermo produzione della Fiat Punto. In particolare i risultati positivi si riscontrano sui due Suv, Fiat 500x (+13,8%) e Jeep Renegade (+11,7%), che complessivamente hanno raggiunto la quota di 311.810 unità (+12,5 % rispetto al 2017).
Da fine luglio la Fiat Punto ha terminato la produzione raggiungendo la quota di 28.055 vetture (-47,3%) e si è attivato il Contratto di Solidarietà, per ridurre l’orario di lavoro a tutti i lavoratori di Melfi, per tutelare meglio il salario e per mettere in sicurezza gli oltre 1.000 lavoratori che erano impiegati. Per ridurre l’impatto negativo del fermo di produzione della Punto ed interrompere l’uso di ammortizzatori, è necessaria la partenza della Jeep Compass in tempi brevi, la fase operativa è già stata deliberata dopo l’incontro sindacale di novembre con il CEO Mike Manley e il COO di Emea Pietro Gorlier.
Il piano industriale riserva poi ai modelli di Melfi un intervento importante sulle motorizzazioni ibride già dal 2019, che darà ulteriori prospettive positive sui volumi.
Fca Pomigliano. Nel corso del 2018 la produzione della Fiat Panda ha risentito del calo dei volumi sul mercato, questo ha determinato delle fermate produttive ad inizio anno e un uso più consistente successivamente del CDS. Si sono prodotte nel 2018 circa 183.589 unità rispetto alle circa 204.444 del 2017 (-10,2%).
Dal suo lancio la produzione della Panda è sempre cresciuta, fino a raggiungere nel 2016 e nel 2017 i record produttivi superando la quota di 200.000 unità. Con gli accordi sindacali del 2010 si è portata la produzione della Panda in Italia per evitare la chiusura dello stabilimento campano e i conseguenti licenziamenti, ma la crisi del settore dell’auto 2011-2013 e i conseguenti volumi non hanno mai consentito la piena occupazione dei 4.700 lavoratori.
Con il mantenimento della produzione della Panda, che verrà dotata anche delle motorizzazioni ibride, e il ritorno a Pomigliano dell’Alfa Romeo con un nuovo C-SUV ci sono le condizioni per la piena occupazione dello stabilimento campano. L’investimento su Pomigliano è stato immediatamente deliberato e questa era una delle priorità che abbiamo più volte richiesto e sollecitato, per poter rispondere alla durata limitata degli ammortizzatori sociali ancora a disposizione.
Abbiamo sottoscritto negli ultimi mesi un accordo sindacale di Cassa Integrazione per riorganizzazione che, oltre alla copertura degli ammortizzatori per il 2019, ha confermato la produzione Panda a Pomigliano, ha iniziato a definire il percorso di preparazione dello stabilimento al nuovo modello Alfa Romeo. Questo rappresenta un elemento di sicurezza di prospettiva per lo stabilimento e per l’occupazionale, che dovrà trovare garanzia nel proseguo dell’investimento anche nel caso di disallineamento temporale tra ammortizzatori sociale e salita produttiva.
Sevel – Atessa. Negli ultimi anni lo stabilimento leader di Fiat Professional continua a macinare record di produzione. Nel 2018 ottiene un ulteriore incremento del 1,7%, da 292.000 a 297.007 veicoli commerciali. Nonostante alcuni fermi produttivi determinati da fattori esterni allo stabilimento si sono prodotte oltre 5.000 veicoli in più.