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Potere al Popolo: “Non ci interessano liste fatte con manuale Cencelli”

26 novembre 2018 | 11:58
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Potere al Popolo: “Non ci interessano liste fatte con manuale Cencelli”

“Vogliamo continuare a creare controcultura in un paese che ogni giorno tenta di distruggere tutto ciò che è pubblico e solidale”

Un anno fa nasceva Potere al Popolo e da quel 18 novembre abbiamo fatto un bel po’ di strada. Siamo nati e abbiamo condiviso un solo desiderio: trasformare la società in cui viviamo. Donne, uomini, studenti, lavoratori, precari, disoccupati, hanno contribuito a far crescere questo movimento quotidianamente. Certo non è stato facile e non lo sarà neanche in futuro ma ci crediamo e siamo ancora qui a lottare.

Abbiamo attraverso diversi momenti importanti, di riflessione e di crescita, che ci hanno portati a dotarci di uno statuto, votato on-line da migliaia di compagne e compagni, e di un nuovo Coordinamento Nazionale, di cui fa parte anche la nostra compagna di Potenza Antonella Rubino.

Siamo presenti in tutte le città italiane e abbiamo aperto 20 sedi su tutto il territorio nazionale; sedi che non sono dei comitati elettorali ma luoghi di discussione, di incontro e di pratiche mutualistiche.

Anche a Potenza Potere al Popolo! Basilicata ha un luogo dove si organizza l’attivismo quotidiano e il mutualismo, come la “Scuola del Popolo”: corsi scolastici quotidiani, gratuiti e solidali, per tutti.

L’idea è quella di sedimentare le esperienze cercando di creare momenti collettivi che, superando la semplice resistenza al dominio del capitale, siano vivi e presenti nei conflitti sociali per creare potere popolare.

Noi ci crediamo e vogliamo continuare in questo percorso e, anche se abbiamo pochi mezzi economici e non siamo supportati da sponsor mediatici, ci misuriamo ogni giorno contro la cultura e la propaganda di destra che racconta un paese che deve difendersi dalle invasioni degli extracomunitari, che deve imparare a piegare la testa per mantenersi un lavoro sottopagato, che deve sposare l’idea del decoro in cambio delle proprie libertà individuali. Noi vogliamo continuare a creare controcultura in un paese che ogni giorno tenta di distruggere tutto ciò che è pubblico e solidale.  Siamo ancora qui e vogliamo trasformare questa società liberista.

Qualcuno, ultimamente, ha preferito abbandonare questo percorso scegliendo una strada diversa e forse più comoda. Rifondazione Comunista, che in questo percorso c’era fin dall’inizio, ha prima posto una questione sullo statuto (presentandone uno diverso per poi ritirarlo all’ultimo momento) per poi svelare la sua più grande preoccupazione: essere presenti nella competizione elettorale all’interno di una coalizione della sinistra.  In sostanza Rifondazione, sconfitta all’interno del movimento sulla sua idea di costruzione di un non meglio precisato “quarto polo della sinistra”, ha preferito “sfilarsi” più che confrontarsi democraticamente.

E’ quello che è successo anche in Basilicata dove Rifondazione, anche laddove l’assemblea regionale a maggioranza ha deciso per un percorso elettorale autonomo, contribuisce ed è primo attore, invece, di un cartello elettorale denominato “Basilicata Chiama”. L’ennesima alleanza inutile, tutta verticistica e che forse potrà essere utile solo a soddisfare gli appetiti di qualche “politico di professione” pronto a riciclarsi.

Noi vogliamo di più! Vogliamo crescere e migliorarci. Vogliamo stare nelle battaglie, vogliamo agitare quelli ancora inattivi, scoraggiati, rassegnati ma che della lotta hanno bisogno per migliorare la loro vita.

La nostra preoccupazione, adesso, non è quella della “rappresentanza elettorale” di una qualche sinistra; non ci interessano le liste elettorali dove i candidati sono scelti con il manuale Cencelli; non ci interessa racimolare voti, in qualsiasi modo, pur di superare uno sbarramento elettorale. Noi continuiamo a credere nel progetto iniziale che non può che essere differente da tutti quelli consumati in questi ultimi anni e che molti partiti di sinistra, tra cui Rifondazione, continuano a sperimentare nel costante fallimento.

Noi vogliamo andare avanti e non vogliamo fermarci. Crediamo nel radicamento di una visione anticapitalista all’interno della società che passa attraverso le lotte, il conflitto sociale, nei movimenti e nell’autoformazione.

La casa di Potere al Popolo di Potenza è e resta aperta a tutti, soprattutto ai singoli, che hanno voglia di combattere a 360° le politiche neoliberiste e che vogliono creare non una coalizione ma un fronte anticapitalista!

Potere al Popolo Basilicata