Elezioni regionali, a Potenza la prima tappa della Costituente di “Basilicatachiama”

13 novembre 2018 | 14:43
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Elezioni regionali, a Potenza la prima tappa della Costituente di “Basilicatachiama”

“Serve un’alleanza sociale alternativa al centrosinistra, centrodestra e M5S”

Mesi di incontri e riunioni fra realtà sociali e culturali, esponenti di associazioni e movimenti di società civile impegnati da sempre e quotidianamente nelle vertenze in difesa dell’ambiente e del territorio, delle comunità, dei diritti; una prima fase del cammino tenendo al centro ben fisso il contenuto fondante (l’appello pubblicato in rete da Basilicatachiama) per un percorso che, già nel metodo, vuole segnare la novità nel dibattito politico regionale: decidere dal basso l’Alleanza Sociale per le elezioni Regionali di Basilicata 2019.

E’ surreale la discussione sulle elezioni regionali che, senza affrontare il merito di cosa serve ai cittadini lucani, quale visione del futuro di questa Regione, come garantire oltre la demagogia elettorale le risposte che servono, si avvita sui nomi di sedicenti generali autoproclamati e sulle geometrie improbabili di accordi vuoti per le postazioni di governo e sottogoverno. È surreale ed è anche un evidente ennesimo tentativo di truffare gli elettori: molte cortine fumogene per non cambiare nulla o al massimo cambiare solo i protagonisti e i simboli mantenendo la Basilicata nella crisi drammatica in cui è precipitata dalle responsabilità di chi ha governato la Regione, di chi si è alternato nei decenni al governo nazionale, di chi sta governando il Paese imponendo politiche antimeridionali”.

L’appello di Basilicatachiama è chiaro: serve un’Alleanza sociale fra le espressioni migliori dei movimenti, dell’associazionismo e delle istanze dell’impegno culturale e politico per dare vita ad un Cartello Elettorale (un polo di liste) alternativo al Centrosinistra (nelle sue diverse articolazioni), al Centrodestra e oltre l’inconcludenza e le promesse mancate del Movimento Cinque Stelle.

Un’Alleanza che guardi alla tornata elettorale regionale ma che vada oltre nella costruzione di un Progetto per la Basilicata che sappia mettere a valore il suo essere regione del Sud al Centro del Mediterraneo, una terra di grandi risorse civili, naturali e culturali fin qui saccheggiate dalla speculazione di lobbies, petrolieri e affaristi del business dei rifiuti e dell’energia, camarille e cordate, restituendoci marginalità, dissesto territoriale, impoverimento economico e dei servizi, emigrazione, svuotamento dei paesi e delle campagne.

Un progetto tanto più urgente quanto sono pericolosi i segnali che arrivano dalle operazioni di polizia con gli arresti di mafia delle settimane scorse, che mandano in frantumi la demagogia della Basilicata Isola Felice tanto cara al PD e che ci chiamano ad alzare la guardia.
Un progetto che contrasti il disegno di continuare a rapinare il Sud tanto caro alla Lega (vedi la proposta della Regione Veneto, sostenuta dalla Lombardia ma anche dall’Emilia Romagna) che vorrebbe imporre, con la complicità dei suoi alleati del M5S, norme sul cosi detto “Federalismo Differenziato” che, ancora una volta, ci priverebbero di risorse e servizi fino a imporci una vera “Secessione dei ricchi”.

Un progetto che si configura senza alcun dubbio come un’alternativa chiara al modello imposto della Basilicata del Petrolio che arrricchisce le lobbies e ci lascia un disastro ambientale, disoccupazione e povertà economica e sociale.

Un percorso aperto a tutte le istanze sociali e ai singoli che vorranno contribuirvi senza accampare primogeniture, senza chiudersi nella testimonianza e nel minoritarismo ma che si pone, al contrario, l’obiettivo di chiamare le migliori energie a partecipare ad un progetto di governo per la Regione.

Un percorso trasparente, non ideologico, concreto, inclusivo, plurale ma, anche, molto chiaro nel rifiutare il trasformismo tanto caro a quanti dovessero pensare che cambiando casacca, nome del partito, simboli possano continuare a coprire quegli interessi privati che, sappiamo bene, sono sempre alla ricerca di un carro su cui saltare. Al contrario Basilicatachiama è, fin dal suo atto costitutivo, un argine e una alternativa a questi disegni cui non offrirà alcuna sponda, nella convinzione che sia il tempo dell’assunzione di responsabilità e della chiarezza.

L’incontro di mercoledi sera 14 novembre a Potenza (Sala del Seminario, ore 17) sarà l’avvio di un’altra fase del cammino: sottoscritto il documento/appello e il “perimetro ampio” dell’Alleanza, inizia il lavoro per costruire (insieme e dal basso) il programma, le liste, il/la canditato/a che la guiderà con la candidatura a Presidente.

All’incontro del 14, aperto alla partecipazione pubblica, interverranno gli autoconvocati che hanno sottoscritto il documento pubblicato in rete nel sito http://basilicatachiama.it e quanti lo sottoscriveranno la sera stessa nei moduli predisposti. Basilicatachiama