Vertenza Pls Viggiano, presidio contro silenzio di Eni e Confidustria

25 settembre 2018 | 11:46
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Vertenza Pls Viggiano, presidio contro silenzio di Eni e Confidustria

” Il fallimento dell’azienda è l’immagine della poca trasparenza con la quale si caratterizzano gli appalti all’interno del Centro Oli di Viggiano”

Ancora una volta, ed è l’ennesima, chiediamo una soluzione concreta per quanto riguarda alcuni lavoratori della ex PLS di Viggiano, azienda fallita che operava all’interno del Centro Oli di Viggiano, nel settore della coibentazione. Il fallimento della PLS è l’immagine della poca trasparenza con la quale si caratterizzano gli appalti all’interno del Centro Oli di Viggiano.

Da un lato c’è il fallimento di un’azienda, dall’altro invece, “come si suol dire”, esiste un allargamento del portafoglio delle attività sulla coibentazione a favore di altre aziende che, raggirando tutte le regole sancite nel patto di sito, decidono quali lavoratori assumere e chi invece lasciare letteralmente senza nessuna prospettiva di lavoro.

La storia di Salvatore e di Claudio, cinquatacinquenni d’età con figli di minorenni, rappresenta quella che sostanzialmente le Organizzazioni Sindacali denunciano in relazione ai cambi di appalto all’interno del Centro Oli di Viggiano. Loro hanno deciso, Salvatore e Claudio, di mettere la propria faccia per un diritto giusto, quello del lavoro, di un lavoro che c’è ma che purtroppo viene regolamentato e disciplinato da accordi che vengono sistematicamente disattesi.

Era nel settembre 2016 quando ad un famoso incontro di CGIL CISL e UIL l’ingegner Trovato si assumeva la responsabilità di trovare soluzioni concrete per i cambi di appalto che ancora oggi non trovano una vera risposta.

Salvatore e Claudio rappresentano solo due storie di chi vuole far emergere in maniera trasparente quelle che purtroppo molte volte rimangono parole e articoli di giornale.

Noi come UILM di Basilicata, insieme a Claudio e Salvatore, in questi due anni abbiamo cercato in ogni modo di trovare una soluzione attraverso richieste di incontro all’Eni, chiedendo il sostegno di Confindustria, ma ancora oggi è un rimbalzare di responsabilità da un tavolo ad un altro.

Pertanto chiediamo una soluzione concreta ad Eni di una rioccupazione di Claudio e Salvatore e in maniera più generale il rispetto di quegli accordi relativi al settembre 2016 visto che accanto a Salvatore e Claudio ci sono altri lavoratori in attesa di cambi di appalto.

Domani, a partire dalle ore 12 presso la sede Eni –Convento di Viggiano- in concomitanza dell’incontro previsto circa il sistema “Sicurometro” Salvatore e Claudio, unitamente alla Uilm Basilicata, metteranno in campo un presidio per gridare la rabbia e soprattutto denunciare il silenzio assordante di Eni e Confindustria relativamente a questa storia che purtroppo non è la prima ma è l’immagine della poca trasparenza dei cambi di appalto.