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Petrolio, pozzi Marsicovetere: “Attività totalmente abusive, manca la Via del Ministero”

19 settembre 2018 | 10:37
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Petrolio, pozzi Marsicovetere: “Attività totalmente abusive, manca la Via del Ministero”

L’azienda Il Querceto ha impugnato al Tar del Lazio l’intesa tra Regione Basilicata e Ministero

L’azienda agrituristica “Il Querceto” di Marsicovetere, a mezzo del suo legale, l’avvocato amministrativista salernitano Oreste Agosto e con la consulenza scientifica della professoressa Albina Colella, Ordinario di Geologia all’Università della Basilicata, ha impugnato al Tar del Lazio l’intesa tra Regione Basilicata e il Ministero dello Sviluppo Economico sull’istanza di perforazione del pozzo Sant’Elia 1 Or, ricadente nel comune di Marsicovetere (Potenza), presentata dalla società Eni Spa.

Gravissime illegittimità – si legge nel ricorso-sono state evidenziate al Giudice amministrativo sulla deliberazione della Giunta regionale della Basilicata n. 485 del giugno 2018. In primis, è stato evidenziato dal legale che l’area cluster Sant’Elia 1-Cerro Falcone 7, in località La Civita di Marsicovetere, è sprovvista di parere favorevole di compatibilità ambientale del Ministero dell’Ambiente. Le attività petrolifere nell’area sono totalmente abusive, per la mancanza della VIA ministeriale. Il Ministero dell’Ambiente deve dichiarare la decadenza della concessione per una serie di inadempimenti dell’Eni.

In particolare già dal 2016, la società Eni Spa avrebbe dovuto ripristinare, su ordine del Ministero dell’Ambiente, la precedente area individuata in località Case Marinelli, ma è rimasta inadempiente. La Regione Basilicata non poteva approvare l’intesa stante varie omissioni tra le quali la mancata approvazione del Piano di Tutela delle Acque e del Piano Paesaggistico Regionale.

Sono stati richiesti interventi sostitutivi del Governo per impedire le attività petrolifere su un’area molto sensibile e vulnerabile.

Questa impugnazione è immediatamente successiva alle osservazioni tecniche di Agosto e Colella inviate al Ministero dell’Ambiente in merito al procedimento VIA in corso del nuovo pozzo Alli 5, che si andrebbe ad aggiungere all’area cluster Sant’ Elia 1-Cerro Falcone 7.

“L’area cluster dei pozzi Sant’ Elia 1-Cerro Falcone 7, cui si aggiungerebbe il nuovo pozzo Alli 5- spiega la professoressa Colella-aggraverà ulteriormente la situazione dell’area, che è ad altissima vocazione ambientale. Essa non solo si trova all’interno di una IBA (Important Bird Areas), a breve distanza da Zone di Conservazione Speciale, nonché SIC e ZPS, al confine con il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese, adiacente all’importante sito archeologico di La Civita di Marsicovetere, ma è anche ricchissima di acque sotterranee e superficiali, che alimentano il Fiume Agri e l’invaso strategico del Pertusillo, che fornisce acqua ad uso umano a tre regioni del Mezzogiorno”.