La congiura contro i giovani esiste

6 settembre 2018 | 10:39
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La congiura contro i giovani esiste
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La congiura contro i giovani esiste
La congiura contro i giovani esiste

La congiura contro i giovani esiste. E’ nella scuola, nelle famiglie. Nel web. La congiura contro i giovani ha inizio nell’infanzia, quando i genitori raccontano frottole con un linguaggio inesistente. Cippi cippi, la ciaccia, la bua e stronzate del genere. Esiste nella scuola, con quel metodo di insegnamento che prepara all’ignoranza perpetua. Nel web, dove le stronzate mistiche, politiche, filosofiche, sono alla portata di cervelli ormai consumati senza aver mai funzionato. Esiste nelle università, simbolo delle illusioni e delle delusioni. La congiura contro i giovani esiste. Quando parliamo ai bambini e non con i bambini.

La congiura è alla nascita, quando due imbecilli, cosiddetti genitori, si affannano con i vestitini firmati, le scarpette di marca, le abbuffate per il battesimo e poi via con la cuccagna del consumismo, del tutto e subito, della vita bancomat. La congiura esiste. Quando loro hanno sempre ragione, quando noi non vogliamo fastidi e fuggiamo dalle responsabilità. La congiura esiste in quel telecomando che li tiene zitti e quieti. In quello smartphone, più grande della sua mano, che lo tiene addomesticato, ingabbiato nella solitudine, mentre noi facciamo gli affari nostri. La congiura esiste nella retorica “della meritocrazia che non c’è”, dei “poveri ragazzi che fuggono all’estero”. Poveri siete voi, genitori senza merito. Seguaci del vento che tira, cormorani dell’ovvio e della vita banale, artigiani dell’apparenza. Cercatori di certezze, paraculi di professione. La congiura contro i giovani si annida all’origine, nei vostri spermatozoi, negli ovuli fecondati per caso e in quelli fecondati per la smania di possesso, il possesso di una creatura che chiamate figlio. Quel figlio che trattate come proprietà privata, come un back-up del vostro Dna, oppure come il più grosso problema della vostra vita. Quel figlio che proteggete dal fango, dal fuoco, dal dolore e dai sentimenti, facendone stracci per pulire la vostra coscienza. Quel figlio usato come giustificazione o come rimpianto.

La congiura contro i giovani esiste e i congiurati siamo noi che ai bambini vogliamo insegnare tutta la loro vita, eppure siamo incapaci di costruire una società a loro misura. Incapaci di vedere la nascita e la vita oltre il rutto di un pranzo in famiglia. Siamo noi i congiurati, con la nostra ansia di vuoto, senza valori e pieni di egoismo. La congiura contro i giovani esiste. Quando destiniamo le briciole ai servizi socio- educativi, quando distruggiamo i luoghi e gli spazi della libertà di essere bambini. Quando la politica se ne fotte di loro “perché tanto non votano”. Quando “ci pensa papà”, quando “adesso lo sistemo io quell’insegnante”. Esiste, quando “non toccare che ti sporchi”, “non avvicinarti che ti bruci”, “non uscire con quel pezzente”. Quando lasciamo bambine e bambini sotto le bombe della stupidità e dell’ingordigia umana, quando azzanniamo come bestie il loro futuro e li lasciamo annegare nell’indifferenza delle guerre e della fame. La congiura esiste. Quando li rendiamo schiavi e perciò imbottiti di odio. Questi figli della congiura saranno a loro volta congiurati silenziosi. E il vortice del declino non si arresterà.

Oggi è già domani. Se non mettiamo al centro dell’interesse collettivo il benessere delle bambine e dei bambini, siamo una società di congiurati, una società di stupidi. Molto stupidi.