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Eolico selvaggio. Carta canta: Il sindaco di Tolve poteva fermare lo scempio ma non l’ha fatto

2 settembre 2018 | 09:17
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Eolico selvaggio. Carta canta: Il sindaco di Tolve poteva fermare lo scempio ma non l’ha fatto
Eolico selvaggio. Carta canta: Il sindaco di Tolve poteva fermare lo scempio ma non l’ha fatto
Eolico selvaggio. Carta canta: Il sindaco di Tolve poteva fermare lo scempio ma non l’ha fatto
Eolico selvaggio. Carta canta: Il sindaco di Tolve poteva fermare lo scempio ma non l’ha fatto

Nota dell’Associazione Antigone: “Il sindaco/senatore Pasquale Pepe ha dimostrato di essere più interessato al denaro del ristorno ambientale che alla salvaguardia del territorio”

Nella vita ci sono occasioni uniche, irripetibili, ma ci sono anche occasioni in cui possiamo dimostrare la nostra posizione inequivocabile e i Comuni di Oppido, San Chirico e Tolve le hanno avute, contrariamente a quanto sostenuto dal Senatore Pepe.

Lui, come tutti, ha il diritto di difendersi, affermando “Carta canta”, ma non può richiamare e pubblicare le autorizzazioni regionali del 2013, senza ricordare che nel 2017/2018 ha avuto la possibilità di cambiare il destino della nostra Terra, cosa che non capita a tutti.

La delibera reg. 599/2013 prevedeva l’avvio dei lavori, a pena di decadenza, entro un anno dall’autorizzazione, condizione non verificatasi e che ha indotto la Società a richiedere una proroga del giudizio favorevole di compatibilità ambientale alla Regione nel 2017. L’Ufficio regionale di compatibilità ambientale, con una nota del 3/10/2017 rispondeva che la proroga non poteva essere concessa, si dovevano sospendere immediatamente i lavori iniziati e invitava i Comuni (Tolve e Oppido) a vigilare per quanto di loro competenza. La Regione, il 30/11/2017, deliberava la rideterminazione dei termini di validità del giudizio di compatibilità ambientale, atto impugnabile entro 60 giorni. In tale delibera si sosteneva che la situazione ambientale dei territori interessati era immutata rispetto al 2013, nulla di più falso.

L’Associazione Antigone, indignata, ha invitato sia il Sindaco/Senatore, sia il Sindaco di Oppido a sospendere e impugnare, ma nessuno dei due ha voluto farlo. Omettendo tali iniziative, il Sindaco/Senatore ha dimostrato di essere interessato più a salvaguardare il ristoro ambientale, da lui pattuito, piuttosto che il territorio. Senatore, “Carta canta” sempre, tuttavia, sono le azioni e le occasioni mancate che provano la reale volontà di tutelare la nostra Terra.

Porzia Fidanza, Associazione Antigone di Oppido Lucano