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Stato d’allerta sulla peste suina. Il maggior vettore sono i cinghiali

27 settembre 2018 | 10:42
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Stato d’allerta sulla peste suina. Il maggior vettore sono i cinghiali

Confagricoltura lancia l’allarme dopo le parole del ministro Centinaio. “Non si può più aspettare, approvare legge”

Confagricoltura Basilicata rende noto che nel question time di oggi il Ministro alle Politiche Agricole lancia l’allerta sul tasso di malattia che si sta diffondendo a macchia d’olio che fortunatamente non è trasmissibile all’uomo, quindi l’allarme lanciato nei confronti di questa condizione è relativo unicamente agli animali e di conseguenza ai devastanti danni economici che ne derivano, considerato l’altissimo rischio di morte che comporta.
“…Nondimeno, eventuali abbattimenti programmati potrebbero rappresentare, in effetti, un contenimento più efficace del cinghiale e un’ulteriore prevenzione contro la peste suina africana, tenendo conto che i danni causati da cinghiali al settore agricolo rappresentano comunque un’emergenza da tempo e, sicuramente, da molto prima della scoperta di focolai di PSA in Belgio…”. Queste sono le parole del Ministro di oggi.

Ora -si legge in una nota di Confagricoltura Basilicata- non si può più aspettare. Bisogna approvare immediatamente la legge proposta da Confagricoltura Basilicata che, tra l’altro, è stata già approvata in Commissione regionale e che manca solo dell’approvazione in Consiglio aspettando l’approvazione della variazione di Bilancio. I vertici di Confagricoltura Basilicata, per il tramite del Presidente Francesco Paolo Battifarano, chiedono di togliere qualsiasi posta finanziaria dalla legge: le gabbie non servono, ora bisogna solo agire!
Ci assumiamo tutta la responsabilità politica di quello che diciamo ma, ora non si può aspettare più! La legge permetterà da subito un piano di contenimento e, sentito anche quanto detto dal Ministro, non si può pensare ad altre iniziative se non quelle di abbattimento.
Lanciamo nuovamente l’appello al Presidente della Terza Commissione perché porti subito in Consiglio regionale la proposta di legge e ci appelliamo al Presidente del Consiglio Santarsiero perché la calendarizzi già nel prossimo Consiglio regionale del 2 ottobre”.