Il segretario regionale della Lega, Cappiello, confuso come un camaleonte in una vasca di smarties
Invece di esercitare il suo ruolo politico si improvvisa inviato speciale per raccontare l’ovvio
Ieri, se non ricordiamo male esponenti della Lega di Basilicata, con a capo il segretario regionale, hanno trasmesso su Facebook un “servizio giornalistico” sull’eolico a Balvano. Inseguendo il cattivo esempio del pentastellato, consigliere regionale, Gianni Leggieri, di qualche settimana fa.
Si sono auto intervistati, hanno fatto promesse incredibili (da autentici ignoranti) e hanno tentato di strumentalizzare un dramma a fini elettorali. Vergognoso è dir poco. Da mesi raccontiamo, attraverso il nostro giornale, il disastro lucano dell’eolico selvaggio. Lo facciamo perché siamo giornalisti, non perché siamo segretari di un partito. Se fossimo il segretario di un partito che aspira a vincere le elezioni, faremmo politica con azioni politiche, non gli inviati speciali di noi stessi in un mondo noto ormai anche a chi non usa il web. Purtroppo la decenza è scomparsa dal vocabolario di certi personaggi.
Ci dica il segretario regionale della Lega che cosa intende fare per la Basilicata, possibilmente non con frasi precotte o slogan da bar dello sport. Ci dica che cosa intende fare per lo sviluppo, per la salute, per frenare l’emigrazione giovanile. Ci dica come intende affrontare la partita petrolifera. Insomma ci convinca a votare il suo partito. Al contrario, insieme con i suoi fedelissimi, armato di telefonino, fa l’inviato speciale, fingendo di cadere dal pero, per scoprire una situazione fino a ieri sconosciuta al suo partito!
Eppure, il suo senatore, Pasquale Pepe, di eolico dovrebbe intendersi abbastanza. Il comune di cui è sindaco, Tolve, è il set perfetto per fare un bel servizio giornalistico sull’eolico selvaggio. E dunque, il segretario della Lega, avrebbe da guadagnarci “giornalisticamente” dalla collaborazione del suo sindaco-senatore. Magari i leghisti inviati speciali scoprirebbero quello che il nostro giornale ha già raccontato e documentato in tutte le salse. Accordi con le multinazionali – Terna spa – che stanno devastando il territorio. Donazioni liberali (soldi, tanti soldi) dalle società costruttrici di parchi eolici che stanno devastando il territorio. Artifici deliberativi per favorire lo scempio in atto da tempo. Magari il sindaco-senatore potrebbe anche spiegare ai suoi camerati di partito che cosa è accaduto e sta accadendo nel cantiere Serra Acqua Fredda di Tolve e sugli altri cantieri “sconosciuti”, e quali rapporti esistano tra il Comune di Tolve e le società affamate di vento.
Caro Antonio Cappiello la rimozione delle pale eoliche non si può fare con una legge regionale, come lei hai promesso ai cittadini di Balvano. Lei, però, lo ha fatto in buona fede, perché magari crede davvero sia possibile. Deve però anche sapere che i cittadini sono stanchi degli incapaci in buona fede, degli ignoranti in buona fede, di quelli che ti prendono per i fondelli e non ti chiedono scusa perché lo hanno fatto in buona fede. L’anello al naso ce l’avete voi, non i cittadini. Dite la verità, siete confusi come un camaleonte in una vasca di smarties. Se così non è, peggio.