Eolico selvaggio. I pericoli dietro l’angolo. Questa notte l’ennesimo crollo
Cirigliano (MT). Aereogeneratori e torri di terza e quarta mano. Ferri vecchi puntati contro le popolazioni. Le istituzioni non vedono, non sentono, non ascoltano
Cirigliano (MT). Nella notte tra il 23 e il 24 agosto è crollato l’ennesimo ferro vecchio che chiamano torre eolica. Per puro caso non si sono verificati danni alle persone.
Circa tre anni fa nella zona di c.da Pandolfi sono iniziati i lavori di installazione di numerosi aereo generatori definiti minieolico (in totale 9 aereo generatori già installati ed uno in via di completamento. In realtà nel raggio di circa 300 metri è stato costruito un vero e proprio parco eolico con torri che variano di altezza da 25 a 56 metri e una cabina di trasformazione da 20.000 Volt situata a circa 30 metri da un’abitazione e a 6 metri dal ciglio della strada.
In particolare due torri sono state installate vicinissime al tratturo comunale da Cirigliano per Accettura e Stigliano e precisamente una, dell’altezza di circa 35 compresa l’elica, a circa 14 metri dal ciglio della strada, e l’altra di circa 56 metri altezza complessiva, a circa 20 metri.
Il Comune di Cirigliano, seppure volesse negare l’accesso agli atti, come sarebbe già accaduto qualche mese fa, potrebbe verificare la legittimità di quei due impianti?
Uno dei due generatori, di seconda o forse di terza mano, non avrebbe mai funzionato correttamente. E’ stato riparato varie volte, con sostituzioni di componenti, ma il 17 febbraio scorso una pala si è spezzata e per un caso fortuito non è caduta sulla strada.
L’aerogeneratore in questione non sarebbe stato posizionato in base alle prescrizioni della procedura di autorizzazione. L’elica, infatti, è a circa 5 metri dalla strada e a 5 metri dal terreno confinante.
L’altro generatore è stato posizionato a soli 14 metri dal ciglio della strada, mettendo a rischio la sicurezza dei mezzi e dei cittadini che l’attraversano. Si tratta del Tratturo comunale Cirigliano per Accettura e Stigliano, strada interessata dall’attraversamento di mezzi pesanti per la costruzione del parco eolico.
Qui i signori dell’eolico hanno combinato pasticci. Cunette, zanelle, tombini di attraversamento a raso, i quali per il mancato e naturale funzionamento creano discontinui avvallamenti della sede viaria costituita da asfalto con ripetute piene di fanghiglia. Tutto ciò crea anche danni alle abitazioni e costituiscono pericolo per i frontisti ed utenti in genere.
Il Comune di Cirigliano, ormai da due anni, ha rassicurato i cittadini che le ditte interessate avrebbero realizzato lavori di remissione in ripristino dello status quo ante dei luoghi a propria cura e spese, mentre per risolvere le problematiche di gestione delle acque meteoriche, non connesse con l’installazione dei generatori, avrebbe provveduto il comune stesso. Ad oggi la situazione è rimasta immutata, anzi peggiorata.
Due anni fa, a causa della turbolenza dell’aerogeneratore, collocato a ridosso dei tralicci Enel, si sarebbe provocata la rottura di due conduttori della rete elettrica con conseguente interruzione della fornitura dell’energia nella zona.
I cittadini si sono rivolti alle autorità per segnalare tutta la situazione con i gravi disagi e pericoli annessi e connessi, ma ad oggi nessuna risposta. Appena nel maggio scorso ci siamo recati sul posto per documentare lo scempio compiuto. Nessuna reazione da parte delle istituzioni.
Intanto le torri cadono a pezzi.