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Visite mediche: tempi brevissimi per l’intramoenia, biblici se paghi solo il ticket

30 maggio 2018 | 10:42
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Visite mediche: tempi brevissimi per l’intramoenia, biblici se paghi solo il ticket

Ennesima segnalazione di un lucano che alla fine decide di rivolgersi a un privato

Preferisco il sistema sanitario pubblico, nonostante tutto. Ma è una scelta che costa – in termini d’attesa – parecchio. Perché i tempi per ottenere una visita o un esame diagnostico restano ancora una nota dolente del Ssn, il Servizio sanitario nazionale. Come lo sono il costo del ticket e dell’intramoenia.

A parlare è un dipendente del Dipartimento Sanità della Regione Basilicata, ma qui “è in veste d’utente” – tiene a ribadire. Da circa un mese zoppica, e ha un dolore al ginocchio destro. Il suo medico curante, gli ha prescritto – dopo avergli dato una cura per cinque giorni che però non ha risolto il problema – una visita ortopedica o traumatologica.

Con impegnativa alla mano, l’uomo, ieri mattina, ha chiamato il Cup (Centro unico prenotazioni) per prenotare la visita all’ospedale San Carlo di Potenza.

La risposta-racconta- è stata: “Per una visita al ginocchio è disponibile solo un ortopedico, e la prima data disponibile è il 4 giugno 2018 – in regime di intramoenia, ovvero pagando 180 euro”.

Per non pagare tale somma, l’uomo, ha provato a chiedere se fosse stato possibile fare la visita, con il solo pagamento del ticket sia all’ospedale di Potenza che in altri ospedali come Villa D’Agri o Venosa. “Si signore- si è sentito rispondere dall’operatore- la informo, però, che la visita non sarà solo al ginocchio ma all’intera gamba. La data può essere fissata il 4 marzo 2019”.

E così, non potendo aspettare, e ritenendo esagerata la somma di 180 euro per la visita in intramoenia con l’unico ortopedico disponibile, ha deciso di rivolgersi a un privato.

Il diritto a essere curati -dice- è stabilito dall’art. 32 della Costituzione “Tutela della Salute”. Ed esiste una norma che garantisce ai pazienti di saltare le code infinite. Né gli ospedali e né le strutture pubbliche, come in questo caso gli impiegati del Centro Unico di Prenotazione, lo comunicano ai pazienti, forse non lo sanno nemmeno loro. È il decreto legislativo del 29 aprile 1998 n.124. Recita “La legge stabilisce una visita medica o l’esame diagnostico in tempi certi”.

Nell’accordo Stato Regioni dell’11 luglio 2002 sono stabiliti i tempi: 30 giorni per le visite specialistiche e 60 per gli esami diagnostici. Qualora i tempi d’attesa siano superiori, l’utente può pretendere che la medesima prestazione sia fornita dal medico privatamente, in intramoenia, senza costi aggiuntivi rispetto al ticket già pagato. La prestazione sanitaria può essere effettuata anche nel privato, e vedersi riconosciuto il diritto al rimborso da parte dell’azienda sanitaria.

Certo questa norma non è applicata in Basilicata considerati i tempi d’attesa biblici delle prenotazioni presso le strutture sanitarie pubbliche.