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Successioni, eredità e testamenti: quando possono nascere i problemi

29 maggio 2018 | 13:58
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Successioni, eredità e testamenti: quando possono nascere i problemi

Un tema estremamente delicato quello relativo ad eredità e testamenti, un argomento che spesso finisce per dividere anche all’interno delle stesse famiglie con scontri e litigi vari. È importante sapere come funziona l’eredità; chi deve avere diritto a cosa e in quale misura; quali sono gli adempimenti burocratici da portare a termine.

In generale partendo dalle basi, un testamento può essere di tre diversi tipi: olografo, pubblico o segreto. Il primo è quello scritto di suo pugno dal defunto e per il quale non è richiesta la presenza del notaio; il secondo viene redatto tramite notaio in presenza di due testimoni; il terzo, segreto, è redatto da colui che decide di fare testamento ancora in vita e consegnato sigillato al notaio.

Tramite il Registro Generale dei testamenti, che è presente presso l’ufficio centrale degli archivi notarili di Roma, è possibile scoprire se una persona ha fatto testamento (solo ovviamente per i casi di testamento pubblico). Nel caso di testamento è olografo, presentando l’estratto dell’atto di morte si può scoprire se una persona ha fatto testamento attraverso il Consiglio notarile distrettuale.

Ma veniamo alla questione spinosa, quella che porta spesso a diatribe in tribunale e cause anche piuttosto lunghe: ovvero l’impugnazione di un testamento per diverse cause. Se capita di avere tra le mani un testamento nel quale siano presenti vizi di forma o violazioni dei diritti di legittima. Si intende qui l’obbligo di dover includere necessariamente, per legge, alcuni parenti (ad esempio i congiunti) nel testamento.

Quali sono i termini per impugnare un testamento? Se si parla di nullità del documento, l’azione legale di annullamento deve essere esercitata entro i 5 anni a partire dal momento in cui il notaio legge il testamento stesso davanti ai chiamati. E i motivi della annullabilità possono essere diversi.

Dicevamo dei diritti di legittima: a differenza di quanto si possa essere portati a pensare infatti, non si può lasciare tutto il proprio patrimonio a chi si vuole: la legge indica come indisponibile una quota di beni se sono in vita i cosiddetti soggetti “legittimari”: ovvero coniuge, figli (anche adottivi) e gli ascendenti in mancanza di figli.
In sostanza quando si parla di successioni ed eredità l’argomento non scorre via liscio. Ci sono diverse criticità che possono emergere portando a scontri infiniti in tribunale. Spesso anche tra persone della stessa famiglia.