Sanità, il Sud resta fanalino di coda. Netto il divario con il Nord

2 maggio 2018 | 15:21
Share0
Sanità, il Sud resta fanalino di coda. Netto il divario con il Nord

Uil Fpl: “Valorizzare il personale interno e potenziare il welfare regionale”

I dati sulla sanità emersi nella XV edizione del Rapporto Osservasalute, nei quali si evidenzia un netto divario tra nord e sud sono molto negativi.

Se da un lato una maggiore attenzione alla prevenzione e alle cure, cosi come suggerito da sempre dalla nostra organizzazione sindacale UIL FPL, ha ridotto l’incidenza di malattie e mortalità, dall’altro è inammissibile una differenza cosi marcata tra regioni in tema di qualità dell’assistenza sanitaria.

E’ urgente una inversione di tendenza e questo può verificarsi solo attraverso un potenziamento del welfare regionale, partendo da un maggior a sostegno al ceto meno abbiente e alle famiglie. Purtroppo ancora oggi i divari di salute sono particolarmente preoccupanti quando sono cosi legati allo status sociale, poiché i fattori economici e culturali influenzano direttamente gli stili di vita e condizionano la salute delle future generazioni.

Occorre migliorare l’aspetto organizzativo dei servizi e sbloccare concretamente il turn-over. Bene i processi di stabilizzazione, ma occorre anche attingere il personale dalle graduatorie vigenti ed approvare urgentemente gli avvisi pubblici in corso di OSS ed infermieri, investire in infrastrutture e strumentazioni e rafforzare fortemente le reti territoriali. Il tutto deve essere accompagnato da una implementazione in tecnologie ed informatizzazione: come, strumenti digitali progettati e realizzati specificamente per rendere più facile e efficiente lo scambio di informazioni con i pazienti e tra le diverse strutture sanitarie. Ricordiamo infatti che tra le cause di principali di errori sanitari vi è la carenza di comunicazione tra le strutture.

Ed infine occorre valorizzare il personale impiegato in sanità. Non è pensabile che le spettanze accessorie(straordinari) agli operatori non vengano pagate regolarmente in alcune Aziende sanitarie regionali si registrano oltre quattro mesi di arretrati, ricordando come questi professionisti sono stati in grado in questi anni di lavorare in condizioni di estrema criticità a causa appunto dei problemi di carenza di personale effettuando doppi e tripli turni; Un primo passo è stato fatto attraverso la firma del CCNL Sanità, che di fatto ha ridato dignità sotto l’aspetto economico e normativo ai lavoratori, ma non basta. La UIL FPL continuerà il proprio lavoro volto a salvaguardare i lavoratori del Pubblico Impiego, tutelare i cittadini e proporre alle Istituzioni e alla Politica soluzioni concrete per migliorare la nostra sanità.

Giuseppe Verrastro, Uil Fpl Basilicata