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Lavoratori trattati come schiavi: paga di 3 euro l’ora e violenze. Due arresti a Scanzano Jonico

24 maggio 2018 | 11:40
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Lavoratori trattati come schiavi: paga di 3 euro l’ora e violenze. Due arresti a Scanzano Jonico

L’operazione condotta dai carabinieri ha fatto emergere una condizione di sfruttamento

I Carabinieri della Compagnia di Policoro e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Matera e Potenza, durante la notte, nell’ambito di uno specifico servizio di controllo del territorio e contrasto del reclutamento di manodopera irregolare da destinare al lavoro in condizione di sfruttamento, hanno arrestato un uomo 38enne ed una donna 47enne, originari della Romania e residenti da diversi anni a Scanzano Jonico.

L’operazione condotta dai Carabinieri è il risultato di una ampia attività investigativa che ha consentito di accertare come gli arrestati, da diversi mesi, avessero reclutato oltre 60 connazionali approfittando del loro stato di bisogno e disagio economico, ed impiegati, anche con minacce e violenze, nel lavoro nei campi e con paga di soli 3 euro ad ora, in palese difformità rispetto ai contratti nazionali collettivi.

Ai lavoratori sfruttati, reclutati direttamente dalla Romania dietro la promessa di un lavoro stabile e ben remunerato, erano trattenuti i documenti per mantenere saldo il rapporto di patologica subordinazione e condizionamento psicologico. I carabinieri hanno inoltre scoperto che alloggiavano in fatiscenti strutture ed in precarie condizioni igienico-sanitarie.

I pagamenti erano effettuati su conti correnti postali intestati ai lavoratori stessi; le relative carte “bancoposta”, tuttavia, erano trattenute dalle persone arrestate.

Nel corso dell’attività i militari hanno sottoposto a sequestro un furgone ed una autovettura con targhe rumene di proprietà dell’uomo arrestato, mezzi utilizzati per l’accompagnamento dei lavoratori nelle campagne, nonché 60 carte “bancoposta”, 6 telefoni cellulari, 40 carte d’identità rumene, contratti di lavoro sui quali sono in corso ulteriori accertamenti e copiosa rendicontazione contabile in nero.

Sono in corso ulteriori verifiche per quantificare il danno erariale dovuto al mancato versamento dei contribuiti Inp ed Inail.