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La Invasioni digitali tornano a Ferrandina

2 maggio 2018 | 16:20
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La Invasioni digitali tornano a Ferrandina

“Domenica 6 maggio 2018 una visita guidata (invasione programmata) sui generis all’interno della chiesa di Santa Maria della Croce

“Per il quinto anno consecutivo, le Invasioni Digitali (evento che consiste nell’invadere pacificamente un luogo specifico per visitarlo, scattare delle foto e condividerle, tramite gli hashtag indicati di riferimento, sui propri canali social e sul web) ritornano a Ferrandina, e a proporle sarà ancora l’Associazione culturale Pensiero Attivo, ma con la famiglia allargata.

Parteciperanno, infatti, anche la web radio RadioAttiva Ferrandina, l’Associazione New Age, l’Associazione Laboratorio Inchiostro Nero e la Community di Igers Matera (supportata come sempre dalla community regionale di Igers Basilicata).

Seed for Culture” è il nome della campagna 2018 e questa sesta edizione nazionale delle Invasioni Digitali, attiva dal 20 aprile al 6 maggio 2018, semina e coltiva cultura proprio ne “L’anno italiano del cibo” e nell’”Anno europeo del Patrimonio Culturale”.

Questi due eventi presi a cuore dalle Invasioni Digitali- affermano i promotori dell’iniziativa- permettono a noi invasori di organizzare incontri “tematici”: dal food alla letteratura, dalla musica all’archeologia, fino ad arrivare ad archivi e biblioteche storiche.

Per questo abbiamo scelto come tema di quest’anno #IDbiblio, per mettere in risalto una piccola parte di un antico archivio molto importante, custodito nel nostro territorio, perché sicuri che questi siano templi della conoscenza e per raccontarvi molte più storie di quelle che, i testi che avrete modo di osservare e conoscere, conservano.

“Domenica 6 maggio 2018- annunciano gli organizzatori- la nostra squadra di invasori propone una visita guidata (invasione programmata) sui generis all’interno della chiesa di Santa Maria della Croce in Ferrandina. Le nostre guide vi accompagneranno in un percorso unico, per scoprire aspetti molto particolari della chiesa Madre, ma tutti uniti da un unico filo conduttore: i libri, appunto, e il valore storico di quelli esposti per l’occasione”.