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Francesco Pietrantuono è vittima di un complotto

16 maggio 2018 | 17:42
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Francesco Pietrantuono è vittima di un complotto

L’intervista dell’assessore alla Rai e la conferenza stampa di “chiarimento” sono un capolavoro di estetica della mediocrità

Come al solito ogni volta che la stampa e la televisione mettono a nudo i seri problemi della Basilicata, i nostri eroi politici attaccano gridando al complotto.

Ecco che cosa ha detto l’assessore all’ambiente della Regione Basilicata, Francesco Pietrantuono, nel corso di una conferenza stampa di “chiarimento” sul servizio televisivo del programma Rai Due “Nemo”.

Testualmente. “La narrazione di una Basilicata che commercializza prodotti inquinati non deve assolutamente passare. Dobbiamo difendere il territorio e le aziende che vi operano e rimandare al mittente qualsiasi tentativo della tv di stato e di improvvisati influencer finalizzato a radicare nell’opinione pubblica nazionale che gli alimenti prodotti in val d’Agri e nel Sauro, o più semplicemente in Basilicata, siano avvelenati. Nel caso dell’intervista alla trasmissione “Nemo” di Rai 2 ho preferito “essere crocifisso” piuttosto che fare da complice a questo tipo di operazione.” (Tratto da Basilicatanet)

Traduzione. “La narrazione di una Basilicata sana, non inquinata, senza problemi ambientali, deve passare ovunque. Dobbiamo nascondere sotto il tappeto tutta la polvere. Nel caso della trasmissione “Nemo” di Rai 2 ho preferito fare lo gnorri ambiguo piuttosto che raccontare la verità dei fatti, anche perché io le risposte giuste neanche ce le avevo, anche perché io, la verità dei fatti, fino in fondo neanche la conosco. E poi, la Basilicata è sana e bella, anche se è sempre più sporca. Tuttavia, il fatto che sia sporca non si deve sapere, ecco perché io a costo di farmi crocifiggere, continuo a spruzzarle addosso tutto il profumo che posso. La Basilicata è vittima di un complotto ordito dalla tv di stato e da altri personaggi”.

Nella conferenza stampa Pietrantuono ha poi aggiunto, in relazione alle gravi questioni ambientali, che “la Regione sta facendo, sta valutando, sta realizzando, sta pubblicando, sta implementando, sta affrontando.” E già, la Regione sta sempre facendo qualcosa, da decenni ormai, e mai ne chiude una che sia una chiara e trasparente. Una che dia risposte una volta per tutte. E mentre loro stanno facendo, gli altri fanno sul serio e continuano a produrre disastri. Loro stanno facendo e quegli altri, nel frattempo, hanno già fatto.

L’intervista di Pietrantuono alla Rai e la conferenza stampa di “chiarimento”, sono un capolavoro di estetica della mediocrità. Estetica che sopravvive nella banalità di questi tempi. Una banalità che trova forma e sostanza nell’inseguimento delle percezioni senza fondamento. Nell’immaginazione senza fantasia. Nei surrogati della realtà. La finzione, l’ipocrisia, hanno occupato il posto del coraggio. La mediocrità ha ucciso quelli che un tempo si chiamavano ideali.

L’estetica della mediocrità fa gioco agli argomenti di chi giustifica ogni cosa per ridurre le proprie dissonanze cognitive. Chi ama la Basilicata, fa di tutto per liberarla dalla sporcizia. Chi, al contrario, fa finta di amarla, le spruzza ogni giorno addosso del deodorante da quattro soldi.