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Area servizio Galdo est Lauria: danni per un milione di euro in tre anni

16 maggio 2018 | 13:26
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Area servizio Galdo est Lauria: danni per un milione di euro in tre anni

A sottolinearlo, in una nota, è la Faib-Confesercenti Potenza.

Le ultime informazioni e le recenti notizie di stampa che riguardano la annosa vertenza di Galdo di Lauria ci parlano non solo della vicenda in sé, ma della condizione generale e complessiva che sta vivendo la Basilicata, le sue istituzioni, le sue imprese. A sottolinearlo è la Faib-Confesercenti Potenza.

Abbiamo assistito – si afferma in una nota – ad un concerto di buone intenzioni e di volontà forzate – contro tutti i dati di realtà – per poter dire di aver posto fine ad un contenzioso che ha opposto, almeno nell’ultimo triennio, 2 imprese e i loro circa 40 dipendenti, all’Anas.

Il 22 febbraio scorso, nella Prefettura di Potenza, si è così andati alla sottoscrizione di un protocollo che pareva essere la soluzione di tutti i problemi del caso: accordo con una sola delle due imprese interessate, destinazione delle (modestissime) risorse messe a disposizione dall’Anas a favore di questa impresa, moral suasion della Prefettura andata – almeno in parte – a buon fine, Regione e Comune plaudenti, con commenti critici finali verso l’impresa che allora scelse di seguire una strada diversa per regolare le proprie questioni contrattuali con l’Azienda Statale delle Strade.

A distanza di 3 mesi, neppure l’intervento autorevole di alcuni parlamentari della Repubblica, la cui iniziativa era stata auspicata – come si dice in questi casi – da tutto il territorio e che poteva sembrare risolutiva dei ritardi e delle ulteriori incertezze dopo i festeggiamenti del periodo carnevalesco, ha portato buoni frutti, se non la notizia che non ci sono né le premesse e nè le condizioni per erogare l’elemosina promessa dall’Anas.

Le parti non coinvolte nel “teatrino” delle buone notizie hanno intrapreso una strada diversa, il cui sbocco è ancora da compiersi, ma che ha un pregio : chiarisce lo stato delle cose in questa vicenda. L’impresa titolare dell’area di servizio di Galdo Est, infatti, in questi giorni ha fatto pervenire ad Anas una richiesta ad adempiere agli accordi sottoscritti nell’ormai lontano 2013, per un importo ammontante a circa 1 milione di euro (altro che elemosina !) e che rappresenta la quantificazione del “danno” ricevuto da questa impresa – mancati introiti, maggiore incidenza del costo del personale, etc. – nell’ultimo triennio, per effetto della marginalizzazione ed espulsione dell’area di servizio dai flussi di traffico della Autostrada del Mediterraneo.

Non sappiamo oggi se l’impresa raggiungerà l’obbiettivo auspicato, ma è certo che peggio di quanto messo in mostra finora, con disdoro delle istituzioni locali e il disappunto, la rabbia e la sconfitta dei lavoratori coinvolti, non potrà essere fatto.

Non possiamo non costatare, con gradissimo rammarico, che per vedere riconosciuti i propri diritti oggi, le imprese ed i lavoratori della Basilicata – conclude la nota Faib – debbano sperare e contare di più sulla efficacia e sulla equità di una sentenza emessa da una corte di giustizia che sulla autorevolezza e sulla forza delle proprie istituzioni (Regione, Comuni, Parti Sociali, Parlamentari).