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Matera, a piazza della Visitazione i nodi vengono al pettine

18 aprile 2018 | 17:38
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Matera, a piazza della Visitazione i nodi  vengono al pettine

La nota di Abiusi (Associazione Ambiente e Legalità)

Era il 1997 e con d. lgs. N 442 furono introdotti criteri di efficientamento e di liberalizzazione del mercato anche nel trasporto ferroviario. Furono attribuite alle regioni funzioni di programmazione ed amministrative in materia di servizi pubblici, di trasporto di interesse regionale e locale.Vennero costituite società di capitale nell’intento di assicurare la massima apertura alla concorrenza, ritenuta la condizione idonea a propiziare efficienza ed economicità delle gestioni.

La stipula di un contratto di servizio, quale strumento giuridico per l’esercizio dei servizi di trasporto pubblico, avrebbe dovuto avere una certezza finanziaria e copertura di bilancio. Nell’intento, poi, di assicurare la massima apertura alla concorrenza, per propiziare efficienza ed economicità delle gestioni, è intervenuto l’art.35 della legge 28.12.2001 n.448 (legge finanziaria 2002) il quale stabilì, che gli Enti locali avrebbero dovuto scorporare le reti, dagli impianti e dalle dotazioni non pertinenti. Gli Enti locali conservando la proprietà del tutto avrebbero messo a disposizione dei soggetti che si sarebbero aggiudicati l’affidamento dell’esercizio dei servizi solo le strette pertinenze .

Si disse così che si sarebbe dovuto efficientare il trasporto ferroviario in concessione, nel nostro caso leggasi FAL ed in concreto la società che gestisce la ferrovia oggi sarebbe dovuta divenire regionale meglio ancora interregionale. Non è accaduto nulla. Il contratto di servizio è stato stipulato, si vive di proroga; alla Regione Puglia costa circa 16 Meuro l’anno a noi oltre 22. I passeggeri trasportati sono in gran parte pugliesi perchè da noi gli abitanti sono pochi. I tratti ferroviari in capo alla Puglia sono 76 Km dove maggiore e l’indice di utenza del servizio.

La Basilicata ha in carico 100 km di questi escluso la tratta Altamura- Matera, 20 km circa e Potenza-Avigliano per un numero di chilometri pari a 15 che sono utilizzati i rimanenti chilometri circa 70- Avigliano-Gravina- sono praticamente inutili. Il contratto di servizio stipulato ed in proroga da tempo immemorabile, concretamente, prevede 780 mila Km di trasporto ferroviario e 2,2 milioni di trasporto su gomma definito giuridicamente in vario modo. Il trasporto su ferro costa 18€ a km mentre quello con Trenitalia circa 13. Il trasporto su gomma quasi 4€ a Km mentre paghiamo alle ditte che esercitano il TPL, tramite COTRAB, 1,4€ km. Possiamo dire che il trasporto di Fal è in buona sostanza su gomma ed è pagato a prezzo carissimo.

Questo è il quadro a 21 anni da quel famoso decreto del 1997.Nelle more di dare esecuzione al decreto abbiamo comperato, noi cittadini lucani, i treni e gli autobus con fondi regionali e Colamussi si vanta di aver rinnovato il parco, se ha un plastico in garage forse ha rinnovato i treni con i quali ci gioca. In regime di convenzione ,senza gara, sono stati attribuiti circa 100 milioni di euro alle Fal per il rinnovo e l’ammodernamento della rete.

L’intervento più significativo è il raddoppio del binario Bari-Toritto per 47 Meuro ma di questo si parla dal 2010 ed i lavori sono praticamente al palo, infatti l’unica parte della tratta completata è la Bari- Modugno. Vi sono poi lavori,inutili, sulla tratta Avigliano- Gravina. E’ previsto il raddoppio selettivo tra Altamura e Matera; gli interventi più significativi si effettueranno nel territorio di Matera e molto non riguarderà la struttura ferroviaria, stranamente.Abbiamo detto che i beni non pertinenti l’esercizio- rete ferroviara, caselli, stazioni- sarebbero dovuti dovuti passare agli enti territoriali- Regione e Comuni- e questo non è accaduto.

E’ così che noi cittadini lucani andiamo ad investire oltre 6 milioni di euro per il terminal bus di Serra Rifusa su terreno di proprietà delle FAL che a tutti gli effetti gestirà quegli spazi e ne trarrà lucro mentre quell’area non essendo più pertinenza ferroviaria sarebbe dovuta passare alla Regione e poi al Comune. Un piccolo inciso sul terminal bus è doveroso farlo, esso è una stazione di servizio per 30 autobus ad un costo di oltre 6 milioni di euro, avrà i bagni d’oro. Anche per Piazza della Visitazione si ripete lo stesso copione spendendo almeno 15 milioni di euro, le risorse pubbliche verranno passate alla società ferroviaria e l’area resterà in capo alle FAL, pagheremo il biglietto per accedervi?

Nelle immediate adiacenza di Piazza della Visitazione c’è il vecchio manufatto, ristrutturato, che era la vecchia stazione ferroviaria anche quel bene deve essere trasferito alla Regione semmai con decreto perchè non c’è più tempo da perdere. Il primo piano della struttura fu dato dalle Fal in comodato oneroso al Comitato Promotore di Matera 2019. Il Comitato trasferì l’uso del bene ad Unibas ma nessuno si è mai preoccupato di onorare il costo di quel comodato pari a circa 20 mila euro l’anno. A dire il vero il defunto Comitato non si è nemmeno preoccupato di presentare un bilancio delle spese sostenute a distanza di oltre 3 anni dal suo scioglimento.

Oggi la ex-Stazione serve alla Fondazione per ospitare la sede operativa perché grazie alla lungimiranza del Comune di Matera il palazzo del Casale è in ristrutturazione per i prossimi 10 anni circa. L’amministrazione Pittella si dia da fare e recuperi quel manufatto nella disponibilità regionale e lo assegni per il tempo necessario alla Fondazione 2019, questo è uno dei modi per salvare il salvabile o vi sono amici che hanno messo a disposizione locali da affittare? Staremo a vedere.

Pio Abiusi Associazione Ambiente e Legalità