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Cronaca
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Discariche irregolari in Basilicata, finanziati interventi di chiusura e bonifica per 13 siti

5 aprile 2018 | 12:13
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Discariche irregolari in Basilicata, finanziati interventi di chiusura e bonifica per 13 siti
Discariche irregolari in Basilicata, finanziati interventi di chiusura e bonifica per 13 siti
Discariche irregolari in Basilicata, finanziati interventi di chiusura e bonifica per 13 siti
Discariche irregolari in Basilicata, finanziati interventi di chiusura e bonifica per 13 siti

Stanziati 14,55 milioni di euro, utilizzando i fondi del Patto per lo sviluppo della Basilicata e quelli rivenienti dal Piano operativo ambiente

Con la delibera adottata lo scorso 23 marzo dalla Giunta della Regione Basilicata sono stati finanziati interventi per chiudere e bonificare 13 discariche lucane in infrazione. Stanziati 14,55 milioni di euro, utilizzando i fondi del Patto per lo sviluppo della Basilicata (pari a 9,47 milioni di euro) e quelli rivenienti dal Piano operativo ambiente (pari a 5,08 milioni).

Gli interventi riguarderanno: Serra Le Brecce – Avigliano ( 570.000 euro),  loc. Colla Montescuro – Maratea ( 700.000 euro), loc. Farisi-San’Angelo Le Fratte (250.000 euro), loc. Albero in Piano- Rapolla ( 700.000 euro),  loc. Venita – Ferrandina (1.600.000 euro),  loc. Carpineto – Lauria (150.000 euro),  loc. Aia dei Monaci – Tito (2.500.000 euro),  loc. Tempa La Guarella – Moliterno (2.500.000 euro), loc. Mattinella – Genzano di Lucania (500.000 euro); loc. Piano del Governo – Salandra (4.000.000 euro), loc. Montegrosso Pallareta – Potenza ( 400.000 euro),  loc. Torre- Latronico (80.000 euro) e loc. Palombara – Senise ( 600.000 euro).

La Regione Basilicata, con la DGR n. 249 del 23 marzo 2018, completa il lungo percorso che riguarda le discariche in infrazione. La chiusura di tali discariche e la bonifica dei siti inquinanti risolve un problema dal grave impatto tanto sull’ambiente quanto sulla salute dei cittadini. Ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Francesco Pietrantuono.


“Si tratta – ha continuato l’assessore sintetizzando il lavoro fin qui compiuto – dell’ultimo atto di un percorso articolato in tre fasi : analisi e definizione del programma di lavoro, definizione degli strumenti finanziari ed adozione dei provvedimenti”.

“Nel febbraio 2012 – ha ricordato Pietrantuono – la Commissione Europea ha comunicato al Governo l’esistenza in Italia di  102 discariche preesistenti in violazione dell’art. 14 della Direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti, dando avvio di fatto alla procedura di infrazione n. 2011/2215. Per la regione Basilicata la procedura  riguardava 26 discariche preesistenti.

Di queste ultime,  3 discariche (Pisticci – località La Recisa, Oppido Lucano – località Serra S. Antonio e Vaglio Basilicata – località Isca d’Ecclesia) sono state rese conformi alle disposizioni della direttiva 1999/31/CE.

In merito alle restanti discariche (Avigliano – località Serra Le Brecce, Ferrandina – località Venita, Genzano di Lucania – località Matinella, Latronico – località Torre, Lauria – località Carpineto, Maratea – località Montescuro, Moliterno – località Tempa La Guarella, Potenza – località Montegrosso Pallareta (n. 2), Rapolla – Località Albero in Piano, Roccanova – località Serre, Sant’Angelo Le Fratte – località Farisi, Atella – località Cafaro, Corleto Perticara – località Tempa Masone, Marsico Nuovo – località Galaino (ditta privata), Matera – località La Martella, Pescopagano – località Domacchia, Rionero in Vulture – località Ventaruolo (ditta privata), Salandra – località Piano del Governo, San Mauro Forte – località Priati, Senise – località Palombara, Tito – località Aia dei Monaci (ditta privata), Tito – località Valle del Forno (ditta privata), la Commissione Europea ha deferito l’Italia in Corte di Giustizia, depositando il ricorso lo scorso 17 agosto 2017.

La Regione Basilicata, in stretta sinergia con il Governo nazionale, ha poi definito gli strumenti finanziari per far fronte al problema: in particolare il 2 maggio 2016 il Presidente della Regione ha sottoscritto con il Presidente del Consiglio “Il patto per lo sviluppo della Basilicata” che presentava le risorse finanziarie necessarie per l’esecuzione degli interventi indispensabili al superamento della procedura d’infrazione comunitaria.

Successivamente con la Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) è stata definita la destinazione di risorse finanziarie pari a 5,080 milioni di euro per la realizzazione di interventi relativi a “discariche in procedura di infrazione 2011/2215” nell’ambito del territorio della regione Basilicata”. Recuperate le risorse, gli uffici del Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata hanno avviato un alacre lavoro, adottando i provvedimenti necessari all’adeguamento e/o alla chiusura  delle discariche ancora interessate dalla procedura d’infrazione, fino alla DGR dello scorso 23 marzo che completa l’iter finanziario dell’intero programma.
Tutti gli interventi finanziati, che saranno eseguiti dai Comuni,  sono sottoposti a monitoraggio. In merito alla discarica  località La Martella di Matera, l’assessore Pietrantuono ha sollecitato l’Amministrazione comunale ad accelerare la definizione, non più rinviabile, degli interventi da porre in essere per il superamento della più volte richiamata procedura di infrazione e la conseguente progettazione e quantificazione economica degli stessi.