Cinque impiegati sedentari mollano tutto per sfidare il Kilimangiaro Lucano

24 aprile 2018 | 17:52
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Cinque impiegati sedentari mollano tutto per sfidare il Kilimangiaro Lucano
Cinque impiegati sedentari mollano tutto per sfidare il Kilimangiaro Lucano
Cinque impiegati sedentari mollano tutto per sfidare il Kilimangiaro Lucano
Cinque impiegati sedentari mollano tutto per sfidare il Kilimangiaro Lucano

Atutticoast, l’itinerario 2018 tocca anche la Lucania

L’itinerario 2018 Atutticoast, ribattezzato come Kilimangiaro Lucano, è: dallo Ionio al Tirreno. La Lucania e il Cilento. Il tragitto della Magna Grecia dall’antica Heraclea ai templi di Paestum. C’è da affrontare quasi 6000mt di salite percorrendo strade e sentieri che vanno da Policoro a Paestum.

A spiegare in cosa consiste l’iniziativa e come è nata sono gli stessi ideatori: “Atutticoast è stata concepita nel 2010 da Antonella Angelino, ‘feroce’ professoressa 47enne,  Guido Cavazzuti, gabelliere (ma non va detto!) 50enne, Matteo Cavallotti, ingegnere della qualità 49enne, Ermanno Bellaviti, ex odontotecnico giramondo 53enne, Stefano Giussani, risolutore dell’immondizia della Capitale 51enne, e, realizzata a cavallo di Pasqua 2011.

Perché cinque ormai quasi tutti ex quarant’enni da anni si mettono in cammino tutti gli anni, ormai dal 2011, sfidando ogni volta i limiti delle capacità fisiche degli impiegati sedentari?  

Ogni anno- raccontano- arriva il momento che molliamo tutto e iniziamo a camminare per l’Italia scegliendoci noi i percorsi un po’ a caso ma sempre fuori dalle tratte turistiche, portandoci una chitarra, un ukulele e un po’ di bagaglio nei caratteristici carrellini progettati grezzamente da noi e attaccati alle nostre spalle. E con una stupida bandiera sopra. Abbiamo sudato, sfidato vesciche e tendiniti, ci siamo guadagnati ogni  chilometro e ogni succulenta pietanza per reintegrare le energie. Ci siamo riempiti gli occhi delle bellezze nascoste d’Italia e abbiamo raccolto decine e decine di storie venute fuori un po’ per caso incontrando persone normali e bellissime, e confrontandoci tra noi e noi stessi.
Ma se c’è una cosa che forse ci rappresenta, ancor più della bandiera, è il sorriso stampato sulla faccia che ci ritroviamo ogni  mattina quando ci alziamo e partiamo. Sin dal primo giorno nel 2011 di  un’alba in un bosco in Sardegna sotto un incredibile diluvio e con tutti gli indumenti bagnati…


L’idea iniziale – spiegano ancora  i cinque impiegati sedentari- è stata quella di attraversare a piedi la Sardegna da costa a costa: il classico “coast to coast”, suggerito da tanti esempi in letteratura e dal recente film “Basilicata coast to coast”.

A mano a mano, i percorsi si sono allungati, conoscendo tanti angoli nascosti d’Italia. Ogni anno, l’impresa prende un nome e si crea una bandiera. Sono tutti professionisti quasi tutti ex 40enni di Milano e dell’hinterland milanese.

Le finalità sono tante. Conoscere un’area geografica possibilmente non particolarmente battuta dalle più ordinarie rotte turistiche. Entrare un poco in contatto con realtà sociali diverse dal nostro vivere abituale, dedicando qualche minuto a chiacchierare con la gente del posto. Conoscere una terra con tutti i nostri sensi: i suoni, gli odori e, con estremo piacere, anche attraverso i sapori dei vini e dei cibi tipici consumati in piccole trattorie, o in casa della gente.

Si cammina, il più possibile, già nei mesi che precedono l’impresa. I viaggi sono documentati giorno per giorno sulla pagina Facebook: Atutticoast. Nei mesi successivi al primo viaggio 2011, ancora colpiti per le emozioni vissute, si è deciso di pubblicare il diario del viaggio coi racconti, i commenti, e le foto di posti e persone incontrate.

Si è deciso di portare il bagaglio su carrellini anziché sulle spalle, per cercare di scaricare la schiena e viaggiare un po’ più spediti. È stato buffo vedere una “pattuglia carrellata” lungo le strade della Sardegna, e in breve il carrello è diventato un nostro marchio distintivo. Ogni anno si disegna la bandiera rappresentativa. Lo stendardo viene posto su un carrellino davanti al mare di partenza e tocca terra solo sulla spiaggia di arrivo.