Bradanica, da oggi sono percorribili altri otto chilometri di strada



Dallo svincolo provvisorio per la strada provinciale Timmari-Santa Chiara allo svincolo di Matera Centro per l’abitato di Matera e per la SS7 “Appia”
Nell’ambito dei lavori del 1° tronco-1° lotto della Martella sulla strada statale 655 “Bradanica”, sono stati aperti al traffico 8 km di nuova viabilità, dallo svincolo provvisorio per la strada provinciale Timmari-Santa Chiara allo svincolo di Matera Centro per l’abitato di Matera e per la SS7 “Appia”. Lo comunica Anas in una nota.
L’importo complessivo dell’opera è pari a circa 70 milioni di euro. La nuova tratta – che rappresenta la tratta terminale della SS655 “Bradanica”, ovvero il collegamento interregionale tra Foggia in Puglia e Matera in Basilicata – è stata aperta al traffico in modalità provvisoria di cantiere, con limitazione della velocità a 60 km/h, nelle more della attuazione degli impianti d’illuminazione ed è costituita da una carreggiata di 10,50 metri, con due corsie da 3,75 metri ciascuna e due banchine laterali da 1,50 metri.
Lungo il tracciato reso fruibile quest’oggi, sono presenti quattro svincoli (quello dell’Area Industriale ‘La Martella’, dell’Area Insediamenti Produttivi (PIP) FS e quello per Matera Centro), oltre che numerose opere d’arte; la principale è rappresentata dal ponte ad arco sul torrente ‘Gravina’ che attraversa l’omonimo torrente, il cui impalcato presenta una luce di circa 144 metri ed è realizzato in acciaio verniciato.
L’impalcato è sospeso, mediante pendini, a due archi in tubolari di acciaio e le spalle del ponte sono state opportunamente arretrate rispetto al versante del torrente, al fine di trovare formazioni più stabili e meno esposte a fenomeni di degrado parietale.
Sul ponte, sia in conformità alle prescrizioni VIA sia in considerazione del pregio architettonico, è stato realizzato un doppio sistema d’illuminazione tramite speciali lampade “direttive”: uno a ‘luce fredda’ lungo i pendini dell’arco ed un altro a ‘luce calda’ per valorizzare l’area ambientale circostante e sottostante il viadotto.
Oltre al ponte sul torrente Gravina, le opere altre d’arte maggiori – tutte con impalcati con travi prefabbricate in c.a.p. – sono i ponti Guirro 1 e 2, il ponte svincolo zona PIP, il cavalcavia ‘Papalione-Svincolo FS’ (opportunamente ampliato), oltre a sovrappassi di continuità alle complanari.
La opere di mitigazione ambientale presenti lungo il tracciato sono state progettate e sviluppate nel rispetto di linee guida che hanno tenuto conto delle esigenze di sicurezza, del mantenimento e della riqualificazione delle configurazioni paesaggistiche presenti.
In considerazione dell’importanza strategica dell’opera- scrive ancora Anas nel comunicato- si è scelto di mettere in esercizio i primi 8 km non appena ultimati; entro quest’anno è prevista, infine, la messa in esercizio degli ulteriori 3,5 km, che costituiranno il completamento dell’intera nuova infrastruttura di 11,5 km.