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Suore trattate come sguattere. La denuncia dell’Osservatore Romano

2 marzo 2018 | 14:08
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Suore trattate come sguattere. La denuncia dell’Osservatore Romano

In un’inchiesta il giornale della Santa Sede ha scoperchiato situazioni di disagio in cui tante religiose sono costrette sopportare umiliazioni

L’Osservatore Romano svela la realtà di tante suore che lavorano come serve nelle case di preti, vescovi e cardinali. In una inchiesta il giornale della Santa Sede ha scoperchiato situazioni di disagio in cui tante religiose  sono costrette sopportare umiliazioni.  Lavoro domestico poco riconosciuto. “Alcune di loro, impiegate al servizio di uomini di Chiesa, si alzano all’alba per preparare la colazione e vanno a dormire una volta che la cena è stata servita, la casa riordinata, la biancheria lavata e stirata. In questo tipo di “servizio” le suore non hanno un orario preciso e regolamentato, come i laici, e la loro retribuzione è aleatoria, spesso molto modesta”.
Ma a rattristare di più suor Marie, si legge ancora sull’Osservatore Romano è che quelle suore raramente sono invitate a sedere alla tavola che servono.

Allora chiede: “Un ecclesiastico pensa di farsi servire un pasto dalla sua suora e poi di lasciarla mangiare sola in cucina una volta che è stato servito? È normale per un consacrato essere servito in questo modo da un’altra consacrata? E sapendo che le persone consacrate destinate ai lavori domestici sono quasi sempre donne, religiose? La nostra consacrazione non è uguale alla loro?” Un giornalista romano che si occupa d’informazione religiosa le ha addirittura soprannominate “suore pizza”, riferendosi proprio al lavoro che viene assegnato loro.

Anche se alcune di loro provano una certa ribellione interiore, le suore colf, un esercito piuttosto numeroso, hanno paura di parlare perché dietro a tutto ci possono essere storie molto complesse. Nel caso di suore straniere venute dall’Africa, dall’Asia e dall’America latina, spesso, ha spiegato l’Osservatore Romano, ci sono cure mediche o studi pagati a componenti della famiglia della suora. “Alcune dicono di essere felici, non vedono il problema, ma provano comunque una forte tensione interiore. Simili meccanismi non sono sani e certe suore arrivano, in alcuni casi, ad assumere ansiolitici per sopportare questa situazione di frustrazione.”