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Settore terziario, la Basilicata resta nettamente indietro

28 marzo 2018 | 13:31
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Settore terziario, la Basilicata resta nettamente indietro

Se ne discuterà al congresso della Uiltcus in programma domani a Potenza

Sono 67 i delegati eletti nelle assemblee precongressuali, in rappresentanza di 1.080 lavoratori dei settoriTerziario, Cooperazione, Vigilanza Privata, Turismo, Servizi che parteciperanno domani a Potenza (sala conferenze Grande Albergo, ore 9,30) al VI° Congresso regionale della UILTuCS di Basilicata.

Un’occasione per ripensare al settore terziario che oggi rappresenta oltre il 70% dell’occupazione italiana e contribuisce alla creazione di circa il 65% della ricchezza totale.

La Basilicata, come il resto del Mezzogiorno – sottolinea il segretario della UILTuCS di Basilicata, Rocco Della Luna – resta nettamente indietro rispetto alle altre aree del Paese in termini di accessibilità territoriale, burocrazia e legalità.

Con una mortalità di piccole e medie aziende del territorio pari a quasi 2 imprese al giorno, un Pil per abitante anche sotto la metà delle migliori regioni del nord e, soprattutto, un indice del carico burocratico da primato negativo assoluto (80,7%).

Eppure la Basilicata – aggiunge il dirigente della UIL – offre un ricchissimo ventaglio di opportunità che andrebbero ripensate per fare del settore un vero e proprio progetto industriale sostenibile.

È necessario, pertanto, che terziario ed industria dialoghino alla pari, per questo è fondamentale puntare sulle piccole e medie aziende presenti in regione partendo dal settore artigianale.

Il piccolo può, anzi deve, sopravvivere, ma è necessario consorziarsi con altri in una logica di filiera oppure deve specializzarsi in prodotti di nicchia e spingere la concorrenza su fattori diversi dal prezzo: qualità, design, servizio al cliente.

Tra i comparti che meritano maggiore attenzione per la UilTucs quello della Vigilanza Privata che, ormai da troppi anni, versa in una crisi molto profonda. Il venir meno delle regole preesistenti ha determinato uno sviluppo selvaggio di diverse condizioni di lavoro.

Lo sviluppo dei network ha prodotto, unitamente all’abolizione delle tariffe di legalità, una condizione di perenne concorrenza al ribasso tra le imprese che ha ormai raggiunto livelli non più compatibili. Una crisi per i lavoratori e le lavoratrici del settore maggiormente aggravata dal mancato rinnovo del CCNL scaduto oramai dal 2015”.

Ma il terziario – aggiunge Della Luna – è un settore multiforme e variegato, la cui punta di diamante, che rappresenta la parte più bella dell’Italia nel mondo, è il patrimonio turistico-culturale come Matera 2019 insegna.

Purtroppo la Basilicata si propone al mercato turistico con un approccio ancora “istintivo ed artigianale”, senza una precisa pianificazione che tenga conto delle reali capacità del mercato. Eppure la nostra regione offre uno scenario che affascina da secoli turisti e viaggiatori: la forza meravigliosa della natura, i boschi, il mare cristallino della costa ionica e tirrenica, il patrimonio storico e archeologico, il percorso federiciano, le tradizioni enogastronomiche e la musica, il calore umano e un’innata cultura dell’ospitalità, sono soltanto alcuni degli aspetti che andrebbero meglio valorizzati ed esportati in ambito nazionale ed internazionale.

Per far ciò la UILTuCS è convinta che occorra definire meglio le reali esigenze dei Comuni che compongono la nostra regione, alcuni dei quali ad altissima vocazione turistica, come per Matera, attraverso un serio lavoro di ricerca e di valutazione dell’offerta, delle potenzialità e delle prospettive, attraverso la predisposizione di diverse attività integrate tra loro”.

Noi come UILTuCS di Basilicata – è il messaggio che Della Luna affida ad iscritti e lavoratori con la relazione – riteniamo che questo sia il momento per stringersi ancora di più “a coorte” e lavorare di più a rete”.