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Possiamo ancora farcela, ma chi ha tradito la Basilicata non merita più la nostra fiducia

9 marzo 2018 | 11:07
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Possiamo ancora farcela, ma chi ha tradito la Basilicata non merita più la nostra fiducia

I ripescati lucani adesso lavorino bene affinché non arrivino più rifiuti dalla Toscana e dalla Campania, né imprese rapaci di ogni genere

Il quadro politico, che emerge dai risultati elettorali, restituisce uno scenario che rivela tutti i tentativi, attraverso una pessima legge elettorale, finalizzati a radicare sine die il potere costituito e l’incapacità dello stesso di accettare la sconfitta in modo costruttivo.

L’arroccamento su una posizione di opposizione del Pd offende ulteriormente chi, per anni, ha creduto e votato un partito, la cui svolta progressista ed emancipata non c’è mai stata e ciò contribuisce ancor più ad aumentare lo steccato tra società civile e politica.

E’ ora che il Presidente della Repubblica eserciti con fermezza tutti i poteri attribuitigli dalla Costituzione, se le parti si ostinano a rifiutare un Governo trasversale di scopo, intimi a tutti lo scioglimento anticipato del Parlamento, metta a rischio il sogno quinquennale dei neoeletti.

E’ un periodo storico di non ritorno, il Popolo sovrano è stanco di campagne offensive, di promesse non mantenute, di un’attesa diventata perenne, tutti riflettano sulle qualità del Politico, richiamate da Max Weber. Il sociologo, uno dei massimi pensatori e intellettuali tedeschi, in una Conferenza del 1919, all’indomani della guerra, in un’Europa devastata economicamente, socialmente e culturalmente, delineò le qualità che deve avere un buon politico: passione, senso di responsabilità e lungimiranza.

Spiegò con un approccio moderno che l’etica della convinzione e l’etica della responsabilità devono coordinarsi, affinché il politico prenda coscienza dei rischi e delle conseguenze prevedibili derivanti dalle proprie decisioni.

Il Popolo chiede maturità, non provocazioni infantili. Molti politici lucani, ormai, invecchiati nelle stanze del potere, si sono ricandidati, con una Regione in ginocchio, hanno dimostrato sicuramente una grande passione, anzi vocazione, ma quale è stato il loro senso di responsabilità, la loro lungimiranza? Con quale pudore si sono riproposti e minacciano di guardare dai banchi dell’opposizione a braccia incrociate? Perché dovremmo ancora lautamente retribuirli?

Quanto ai ripescati fuori regione, chi vorrebbe essere al loro posto? Se hai tradito la tua Terra chi si fiderà di te? Tuttavia, è sempre Italia e allora il senatore Pittella e il deputato Speranza non provino rancore per la Basilicata, ma lavorino bene affinché non arrivino più rifiuti dalla Toscana e dalla Campania, né imprese rapaci di ogni genere.

I lucani, fuori sede, mettano insieme le migliori energie del Paese per costruire un’ Italia nuova, dove la cooperazione regionale, supportata da una buona legalità, da una pubblica amministrazione diligente e competente, diventi ricchezza e non causa di conflitti e divario economico/sociale.

I neofiti del Parlamento non perdano il magnetismo con il Popolo e ricordino le qualità di Weber: passione, senso di responsabilità e lungimiranza.

Porzia Fidanza