Deposito scorie nucleari in Basilicata: Cgil pronta alla mobilitazione

Diciamo no alla sola possibilità che Scanzano Jonico sia individuata tra le aree indonee
Nonostante siano trascorsi quasi 15 anni, è ancora vivo in tutti noi il ricordo delle 15 giornate di
Scanzano e il solo riecheggiare della possibilità che il Governo individui ancora una volta Sanzano Jonico
tra le aree potenzialmente idonee per lo stoccaggio delle scorie nucleari riaccende la stessa contrarietà di
allora.
Una contrarietà ancor più radicale in quanto dettata dalla consapevolezza chela Basilicata sta già dando
molto al Paese in termini energetici più di quanto abbia ricevuto in questi anni.
La nostra regione non ha ricevuto alcun “ristoro” in termini di interventi diretti per creare occupazione
eppure si è cimentata con lo spinoso problema della coesistenza di modelli “alternativi”, quale lo
sfruttamento delle risorse energetiche e la salvaguardia del territorio, provando a dare il suo contributo
nel tracciare una proposta per il governo della transizione energetica secondo le linee tracciate dall’Unione Europea.
Oggi, come allora, la Cgil è pronta alla mobilitazione contro ogni ipotesi di allocare in Basilicata il sito per
le scorie nucleari e a difendere il territorio da ogni tentativo di depredazione ulteriore.
Questo è il tempo del riscatto e della mobilitazione per costruire un’altra idea di sviluppo, uno sviluppo
sostenibile che valorizzi le tante potenzialità della nostra regione.
Angelo Summa, segretario generale Cgil Basilicata