Strade provinciali, la Filca Cisl sollecita un tavolo di confronto
Il Piano manutenzione può rappresentare un’opportunità per il settore edile e lavoro
Il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, sollecita l’apertura di un tavolo di confronto con le Province di Potenza e Matera sul decreto del ministro Delrio che ha ripartito nei giorni scorsi i fondi per la manutenzione delle strade provinciali.
Come è noto, le due Province lucane nel periodo 2018-2023 avranno a disposizione 33,6 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e la messa in sicurezza delle arterie provinciali.
“Finalmente si torna a investire sulla viabilità minore letteralmente abbandonata a se stessa negli ultimi anni per effetto dello svuotamento di competenze e risorse subito dalle Province”, commenta il segretario della Filca, che teme però ritardi nella cantierizzazione delle opere.
“La disponibilità delle risorse finanziarie e la possibilità da parte delle amministrazioni provinciali di programmare nel medio periodo gli interventi di adeguamento e messa in sicurezza delle strade – sottolinea La Torre – non è purtroppo garanzia di un rapido avvio dei lavori, anche alla luce delle attuali difficoltà finanziarie in cui versano gli enti. Per questo riteniamo quanto mai opportuno un confronto con le due Province per individuare eventuali colli di bottiglia nell’iter procedurale con l’obiettivo di accelerare i tempi di avvio e realizzazione degli interventi”.
“Se consideriamo anche gli interventi che saranno realizzati nell’ambito dell’accordo di programma sulla viabilità delle aree interne della Basilicata, finanziato con fondi Fesr per altri 40 milioni di euro, le Province giocheranno un ruolo fondamentale nei prossimi anni, sia in termini di risorse gestite, sia in termini di capacità progettuale e amministrativa. Una sfida che come sindacato – aggiunge il segretario della Filca Cisl – vogliamo sostenere con forza nella consapevolezza dei benefici che questi investimenti potranno determinare sulla ripresa del settore edile e sulla creazione di nuove opportunità di lavoro”.
“Il modello è quello sperimentato a livello nazionale con l’accordo siglato nei giorni scorsi da Anas e sindacati che apre finalmente le porte ad una governance partecipata di tutto il ciclo del cantiere, dalla progettazione alla consegna delle opere. Siamo convinti che con più dialogo e più responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti – conclude La Torre – si potrà imprimere una forte spinta alla ripresa e alla riqualificazione di tutto il comparto delle costruzioni”.