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Rischio igienico-sanitario nel reparto giudiziario del carcere di Potenza

2 febbraio 2018 | 13:19
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Rischio igienico-sanitario nel reparto giudiziario del carcere di Potenza

I sindacati di Polizia penitenziaria richiedono interventi urgenti

Allarme da parte delle organizzazioni sindacali per il rischio igienico-sanitario nel reparto detentivo “giudiziario” della Casa Circondariale “Antonio Santoro” di Potenza. Una ristrutturazione generale dell’Istituto da parte dell’amministrazione viene puntualmente disattesa o differita da anni senza riscontri concreti.

La situazione è preoccupante. Le camere di pernottamento dei detenuti, in particolar modo quelle poste al piano terra, sono quasi tutte invase da muffa, rendendo le pareti dei muri indebolite e corrose. La denuncia arriva in una nota congiunta del Sappe (sindacato Autonomo di Polizia penitenziaria), Uspp (Unione sindacale di Polizia penitenziaria), Cgil Fp (Comparto Sicurezza-Polizia penitenziaria) e Spp (Sindacato Polizia penitenziaria). 

La persistenza di funghi e muffa rendono gli ambienti insalubri e pericolosi per la salute. Anche le docce di tutti i piani detentivi sono invase da macchie di muffa e funghi. Proprio riguardo alle docce, e precisamente a quelle situate al secondo piano del giudiziario, il più delle volte non esce acqua calda.

Queste condizioni comportano un grave carico di stress psicofisico da parte della Polizia Penitenziaria- sostengono i sindacati- Altri colleghi sono costretti a lavorare in ambienti attraversati dalla rete fognaria posta al piano terra della sezione, con il rischio che le esalazioni probabilmente inalate potrebbero compromettere gravemente la loro salute.

Non da meno il posto di servizio “3° cancello” dove l’odore di gasolio sembra aver creato un vero e proprio distributore di carburanti a cielo chiuso, favorendo la probabile inalazione da parte dei frequentatori.

Per tali motivi, le organizzazioni sindacali invitano “il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria per la Puglia e la Basilicata Carmelo Cantone, il direttore della Casa Circondariale Maria Rosaria Petraccone, il magistrato di sorveglianza Paola Stella, le segreterie Generali/Nazionali Sappe–Uspp–Cgil- Spp, le segreterie sindacali Sappe-Uspp-Cgil-Spp, gli studi legali Sappe–Uspp-Cgil- Spp, ad assumere iniziative di propria competenza in merito ai rischi rappresentati e invita l’amministrazione a chiudere il reparto giudiziario della Casa Circondariale di Potenza nel rispetto delle normative vigenti in materia di prevenzione e salute pubblica”.