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Ospedale San Carlo firma convenzione con la ditta di trasporti della candidata del Pd

20 febbraio 2018 | 10:48
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Ospedale San Carlo firma convenzione con la ditta di trasporti della candidata del Pd

Si tratta del servizio di navetta circolare, da attivare in via sperimentale, affidato alla PickMeApp srl il cui amministratore delegato è in lista col Partito Democratico

Ci sono delle cose che una persona normale proprio non riesce a capire. Una di queste è l’affidamento diretto di un servizio, da parte dell’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza, a una ditta di trasporti. Si tratta del servizio di navetta circolare, da attivare in via sperimentale, destinato agli utenti e visitatori del Polo ospedaliero, per la durata di 6 mesi. convenzione

Il servizio sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:00 alle ore 11:00, corrispondente alla fascia oraria di maggiore affluenza degli utenti.  Il costo del servizio è suddiviso tra la ditta e l’azienda ospedaliera. A carico del San Carlo, ossia del servizio sanitario, la somma di 31mila euro per 6 mesi. La delibera di attivazione del servizio, con allegato schema di convenzione è del 19 febbraio 2018.Delibera

La ditta partner del San Carlo è la PickMeApp srl di Potenza, start-up operativa nel settore della mobilità urbana, il cui legale rappresentante e amministratore delegato è Luciana De Fino, candidata del Pd alle prossime elezioni del 4 marzo alla Camera nel collegio proporzionale Potenza-Lauria.

A prescindere dalla bontà o meno dell’iniziativa, sulla quale dovranno esprimersi gli eventuali utenti a servizio avviato, a prescindere dall’eventuale valore sociale del progetto e dato per certo che non ci sia nulla di male, né di illecito, in questa partnership pubblico-privato, la domanda è: Ma era proprio necessario farlo in piena campagna elettorale? Quella convenzione, adottata oggi, appare per lo meno inopportuna. A qualcuno potrebbe apparire addirittura una sfacciataggine, uno schiaffo alla moderazione e alla decenza. Soprattutto perché le emergenze e le necessità dell’ospedale San Carlo sono ben altre.

Potevate aspettare il 5 marzo?