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Divieto di elemosina a Potenza: “in campagna elettorale sicurezza e ordine pubblico parole chiave per inseguire consensi”

2 febbraio 2018 | 16:08
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Divieto di elemosina a Potenza: “in campagna elettorale sicurezza e ordine pubblico parole chiave per inseguire consensi”

“Il vero decoro non si ottiene allontanando chi vive un disagio ma combattendo il disagio”

Il sindaco di Potenza, Dario de Luca, ha disposto con ordinanza sindacale, il divieto di “porre in essere qualsiasi forma di accattonaggio e di mendicità, specie se effettuati con modalità ostinate, moleste e minacciose, su tutto il territorio comunale e con particolare riferimento al Centro Storico e presso i Civici Cimiteri, alle diverse strutture ospedaliere/sanitarie, ai luoghi destinati all’esercizio del culto, all’interno e in prossimità dei mercati cittadini, davanti o in prossimità degli ingressi degli esercizi commerciali, degli uffici pubblici e presso intersezioni viarie cittadine”.

Il Comune di Potenza si aggiunge ai 735 comuni italiani che al 31 Dicembre 2017 avevano adottato il Daspo Urbano (dati diffusi dal Viminale e riportati da Repubblica e Il Sole 24 Ore).

In piena campagna elettorale non si fa fatica a comprendere che la “sicurezza” e “l’ordine pubblico” siano le parole chiave per inseguire consensi.

L’ordinanza non rappresenta l’esito di una riflessione sulla vivibilità della città e sulle forme di esclusione sociale quanto un avanzamento strategico nella guerra ai poveri e agli ultimi, chiunque finisca nei gradini più bassi della società. Povertà, disagio sociale e criminalità si mescolano in un unico calderone in nome del “decoro urbano”.

Di fronte al completo fallimento di politiche sociali inclusive l’unica strada è quella di nascondere la polvere sotto il tappeto: colpire i poveri, allontanarli dallo spazio urbano, espellere coloro che il sistema non è più in grado di includere, o almeno nascondere dallo spazio fruibile e visibile dal cittadino – elettore – consumatore.

Il provvedimento- fa sapere il Comune- è stato adottato dopo le numerose segnalazioni, giunte all’Amministrazione.

Come membri e rappresentanti di associazioni impegnate nel sociale e nella promozione della cultura, nella lotta alla marginalità e al razzismo,  e come cittadini, anche noi abbiamo una richiesta da rivolgere all’Amministrazione: chiediamo un momento di confronto per riflette su concrete possibilità per combattere l’esclusione della fasce svantaggiate di fronte alla necessità di giustizia sociale ed equità.

Riteniamo che il vero decoro non si ottenga allontanando chi vive un disagio ma combattendo il disagio. Il vero decoro è quello che consente alle persone, tutte, di vivere socialmente i quartieri, il centro storico, le piazze ed i mercati.

Le Associazioni:Associazione Equomondo- Associazione Famiglie Fuori Gioco- Associazione Insieme- Associazione Le Ali di Frida- Associazione RESET- Associazione Unidea- CESTRIM- CNCA Basilicata- Libera Basilicata- Optì Pobà-  Osservatorio Migranti Basilicata.